Secondo il racconto di alcuni testimoni che si sono rivolti alla Lav, la mula svenne in strada per l'inedia e fu percossa dal proprietario per farla rialzare. Quando la polizia giudiziaria, su richiesta della Lega anti vivisezione, andò dal proprietario per il sequestro, l'animale era stato venduto a soggetti mai individuati.
Il proprietario della mula è stato condannato anche a risarcire la Lav quale parte offesa ed al pagamento delle spese processuali. "Una sentenza importante - dice la Lav - perché restituisce un po' di giustizia a una specie incredibilmente ancora considerata 'da traino', dice Maurizio Santoloci, direttore dell'ufficio legale dell'associazione animalista.
"Questa sentenza - aggiunge la Lav - smentisce clamorosamente il superficiale parere del medico veterinario che giudicò la situazione non grave tanto da non permettere il sequestro della mula e quindi la sua salvezza".