Il ferito era alla guida di una Seicento che è stata travolta da una Bmw, guidata da Fabio Gulotta, 21 anni, denunciato per omicidio colposo plurimo e guida in stato di ebbrezza. Nell'impatto sono morti i due figlioletti del maresciallo, Martina e Vito, di 12 e 10 anni, e la moglia, Livia Mangiaracina, di 37.Secondo i rilievi compiuti sul posto dai carabinieri, la Bmw viaggiava a una velocita di circa 120 chilometri orari. L'investitore, che era insieme alla fidanzata di 17 anni, entrambi rimasti illesi, e che un anno fa aveva avuto la patente sospesa in seguito a un altro incidente che aveva provocato alcuni feriti “farebbe meglio ad andare via dalla città”. Lo ha detto il sindaco di Campobello, Ciro Caravà, il quale ha ribadito che il comune si costituirà parte civile. “Il responsabile di quanto è accaduto non è solo Fabio Gulotta – ha aggiunto – ma anche il magistrato che gli ha ridato la patente dopo la sospensione di un anno fa, e l’avvocato che gliel’ha fatta riavere”. Ieri don Tonino Aguanno ha celebrato, nella chiesa Madonna di Fatima, il funerale di Lidia Mangiaracina e dei suoi due bimbi, Martina e Vito Quinci, insieme a don Pietro Pisciotta, a don Nicola Patti e a don Salvatore Falzone, il cappellano militare dell’aeroporto di Birgi, dove lavora Baldo Quinci, l’unico sopravvissuto. Don Tonino ha definito “martiri” le vittime dell’incidente. Baldo Quinci ha presenziato alle esequie in carrozzina, accompagnato dai colleghi di lavoro, intervenuti insieme con molti compagni e docenti di Vito e Martina; amici, parenti, amministratori locali e forze dell’ordine. Oltre un migliaio hanno partecipato ai funerali. Un’insegnante ha letto l’ultimo tema di Martina, scritto sabato mattina, in cui la bambina parlava del suo grande amore: la danza classica, che praticava da quando aveva 5 anni.
“Non si può rimanere indifferenti di fronte ad accadimenti di così tragica portata”, commenta il presidente del consiglio provinciale di Trapani Peppe Poma, che ha inviato un telegramma al sindaco di Campobello di Mazara per esprimere il cordoglio dell’assemblea ai familiari delle vittime.