Sulla vicenda Sgarbi dichiara:
«Ho avuto notizia di questo provvedimento di revoca 10 giorni fa. Davanti a questa decisione della Prefettura, resa adesso pubblica, non posso non rilevare l'assoluta mancanza di rispetto e di garanzia per il mio ruolo, nell'avermi così esposto all'azione di quanti possono colpirmi dopo le conclamate denunce contro gli speculatori, la mafia dell'eolico e i documentati scontri con gruppi, assai minacciosi, interessati a queste forme di speculazione.
Trovo pericoloso dovere svolgere il mio ruoolo di Sindaco a Salemi senza garanzie, che vengono invece facilmente assegnate a magistrati di cui spesso non si è apprezzata alcuna attività repressiva rispetto a comportamenti documentatamente criminosi e devastanti per il territorio: per questo annuncio le mie dimissioni.
Evidentemente per la Prefettura di Trapani la presenza di un sindaco così esposto, popolarissimo, più volte minacciato, non rientra negli obiettivi da tutelare.
La stessa istituzione del museo della mafia ha rappresentato una proposta altamente rischiosa, non diversamente, per esempio, dalle denunce giornalistiche e letterarie di Roberto Savuano a cui nessuno si sognerebbe di togliere la scorta. Evidentemente chi non rientra nelle logiche dell'antimafia di maniera, non merita di essere tutelato. Ogni giorno, da quando sono sindaco, ho ricevuto telefonate anonime e di minaccia. Con le mie dimissioni si potrà adesso nominare un commissario e a Salemi vi saranno tutte le garanzie per una vita ordinata e tranquilla. Io non intendo espormi oltre» .