Sono iniziati prestissimo per tentare di dare fiato al commercio, che attraversa una fase critica di sofferenza a causa della mancanza di liquidità (in altre parole: non girano soldi) delle famiglie. "Avevo clienti abituati a spendere anche 400 / 500 euro nella stagione dei saldi - dichiara un commerciante di abbigliamento della via XI Maggio - ma quest'anno non si sono fatti vivi o hanno preferito spendere molto di meno". Quindi, anche i saldi non vanno benissimo. "Oddio, non mi posso lamentare - ci dice un altro commerciante - ma la clientela è minore rispetto agli altri anni, soprattutto a Natale si è lavorato poco. Qualcuno forse aspetta gli ulteriori ribassi". Già, perchè i saldi al momento si aggirano tra i 30 e il 50% di sconto, e qualche famiglia magari aspetta il 70% per cercare il vero affare. "Ma il vero affare non esiste - dice una commessa di un negozio di Via Roma - perchè gli sconti oltre il 50% sono tutti delle bufale. Spesso si tratta di fondi di magazzino o di capi che rimangono invenduti per i motivi più diversi". Occhi aperti, dunque.
Ritornando ai commercianti: l'afflusso di questa prima settimana di saldi è stato discreto, ma non al top degli anni passati. Si è lavorato benino in via XI Maggio, male in via Roma, dove l'ostacolo principale è dato dai lavori a Porta Mazara che hanno bloccato traffico e auto. Inoltre Marsala soffre la concorrenza di Trapani, dove Via Fardella ormai rappresenta un centro commerciale naturale, e di Castelvetrano, soprattutto per l'elettronica. Per non parlare dell'eco dei grandi centri commerciali, da Carini agli altri, che ha raggiunto anche molti marsalesi, che hanno preferito unire l'utile al dilettevole e si sono avventurati a fare shopping molto lontano per passare una giornata fuori in famiglia e cercare di fare buoni affari.
I CONSIGLI. Per quanto riguarda i consigli da seguire, prima di scendere nei dettagli una raccomandazione generale: è fondamentale non farsi prendere dalla frenesia dell'acquisto. Se possibile, conviene girare quanti più negozi possibili, tra cui anche quelli di fiducia, confrontare i prezzi e comunque cercare di limitare gli acquisti superflui, ma dedicarsi a prodotti che servono veramente. Se in più si riesce a concentrarsi su prodotti di cui si conosceva il prezzo originale, la possibilità di fare veramente dei buoni affari aumenta esponenzialmente!! In ultimo, fate attenzione agli sconti esagerati, superiori al 60%: spesso nascondono merce delle stagioni passate, perché sono pochi i negozianti che possono permettersi una promozione del genere. Se però riconoscete che l'offerta è attendibile, approfittatene: non capita tutti i giorni di trovare delle occasioni del genere!
Dal punto di vista più strettamente pratico, con uno sguardo agli aspetti legislativi che tutelano i diritti dei consumatori, analizziamo i punti salienti che è bene tenere a mente:
cambi: la possibilità di effettuare il cambio di un articolo acquistato durante i saldi (estivi o invernali) è lasciata alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato, difettoso o non conforme alla descrizione fornita, il cambio è obbligatorio, a patto che il consumatore denunci il difetto entro 60 giorni dall'acquisto. Nel caso in cui il cambio risulti impossibile, per esempio perché le taglie di quella maglietta sono esaurite, si può chiedere una riduzione del prezzo o la restituzione della somma pagata. Un consiglio: non accettate buoni acquisto, visto che, siccome si basano sul prezzo in saldo, al termine del periodo rischiano di veder diminuito il loro potere di acquisto;
prova dei capi: anche in questo caso non c'è obbligo per il negoziante. Se siete abituati a provare un capo prima di acquistarlo, per vedere come vi sta, valutate bene caso per caso: in particolare, se l'oggetto in questione è di una firma che conoscete bene e che normalmente vi veste bene come una seconda pelle, forse vale la pena rinunciare alla prova, per ottenere un prezzo ancora più conveniente;
prodotti in saldo: la merce venduta come “in saldo” deve avere carattere di moda e appartenere alla stagione che sta finendo, non a stagioni precedenti. Conviene diffidare di quei negozi che fino a una settimana dall'apertura erano poco forniti e ora vantano un assortimento degno di Harrod's: è difficile che al termine di una stagione un punto vendita sia fornito di ogni taglia e prodotto, ancor di più che riesca addirittura ad aumentare il proprio assortimento;
metodi di pagamento: i negozianti stipulano delle convenzioni con gli istituti bancari per accettare pagamenti con bancomat o carta di credito. Su questo genere di pagamenti sono tuttavia tenuti a far fronte a delle commissioni. Per mantenere i prezzi ancora più bassi, capita che durante i saldi sospendano questo servizio. Sebbene questo comportamento sia in contrasto con gli accordi che legano commercianti e chi emette le carte di credito, conviene anche in questo caso valutare di volta in volta. Può essere una buona idea tenere in borsa o nel portafogli una piccola quantità di contanti, che permetta di approfittare delle migliori occasioni nei negozi dove non è possibile pagare con la carta di credito. Una volta che si è sicuri, dopo aver valutato tutto con attenzione, scegliere di tornare più tardi è infatti un rischio, perché la merce in saldo è in quantità limitata. Quindi prudenza e attenzione, ma quando non non si ha più alcun dubbio, non esitare;
indicazioni del prezzo: il negoziante è obbligato a utilizzare cartellini per il prezzo chiari e completi. Nel periodo dei saldi questi devono indicare il prezzo originale, il prezzo scontato e la percentuale di sconto. Senza eccezioni.