E' aumentato infatti in tutti i principali bar di Marsala il costo di una tazzina di caffè, che è passato dagli ottanta centesimi ai novanta. "E presto verrà anche aumentato ad un euro" dicono alcune voci ben importate. Il rialzo non è di poco conto, ed è stato deciso - non senza qualche divisione - da tutti i titolari di bar marsalesi dopo una riunione. A Trapani e nelle altre città della provincia il prezzo invece continua ad oscillare, più ragionevolmente, tra i 60 e gli 80 centesimi. "Ci hanno chiesto anche a noi trapanesi di aumentare il prezzo del caffè - ci dichiara il titolare di un notissimo bar di Trapani centro - ma non ce la siamo sentita, perchè non ne vedevamo le condizioni. C'è la crisi, gli affari vanno male, ma la tazzina di caffè è una delle cose dove noi baristi abbiamo la maggiore ricarica".
Marsala si conferma dunque la città più cara della provincia. Questo indicatore si aggiunge a quello, ormai noto, del prezzo del pane al chilo, che i panificatori marsalesi, facendo anche loro cartello, hanno fissato in 2,40 euro al chilo, il più alto fra le città del territorio.
Con questo aumento, Marsala si pone inoltre sopra la media italiana del costo di una tazzina di caffè al bar, che è - secondo l'Associazione Nazionale Consumatori - di 82 centesimi di euro. Proprio questa associazione spiega quanto profitto traggono i bar dai caffè, analizzando i ricavi sulla miscela più costosa per il barista:
Analizziamo i costi di una tazzina di caffè al bar (consideriamo caffè Illy, miscela più costosa= 24€ per kg) * 8 grammi per fare un caffè al bar; * 19 centesimi ( lire) il prezzo pagato dall'esercente al torrefattore per 8 grammi di caffè; * 82 centesimi ( lire) il prezzo medio di un caffè; * 63 centesimi ( lire), la differenza tra 82 e 19, cioè l'incasso dell'esercente; * 431,58% il ricarico!! Dunque gli 8 grammi di caffè costano a nostro barista 19 centesimi ma ce li rivende a 82 centesimi, con un ricarico, appunto, del 431%!! Ovviamente al costo del prodotto base, la polvere o i chicchi di caffè, vanno aggiunti i costi di gestione e il guadagno del gestore, ma un ricarico del 431% è decisamente eccessivo. Ci chiedevamo da tempo i motivi della presenza di più bar (in Italia ce ne sono circa 130mila), distanti pochi metri l'uno dall'altro. Ora lo sappiamo: con questi ricarichi anche una piccola fetta di torta è comunque molto profittevole! Quindi: 1. Il cliente che acquista un espresso al bar, paga * Meno di un quinto (17,95%) di valore caffè * Più di quattro quinti (82,05%) di valore in PURI SERVIZI. 2. Da ciò risulta pertanto che i famosi “82 centesimi" (prezzo medio di vendita al pubblico della tazzina) rappresentano * Servizi (82,05%) pari a 63 centesimi * 7 - 8 gr. di caffè pari a 19 centesimi 3. Riteniamo che un ricarico del 20% sul costo del caffè rappresenti una remunerazione congrua ed adeguata di tutti i fattori produttivi (costo del personale, servizi, affitto, bicchiere d'acqua, zucchero), per cui il prezzo di una tazzina di caffè al bar non dovrebbe superare i 23 centesimi.