E' successo circa dieci anni fa e Valeria Favorito, 22 anni, adesso sta bene, vive e lavora a Verona. Si era ammalata di leucemia mieloide acuta nel 1999, quando aveva appena 11 anni. Valeria inconterà il suo donatore sabato prossimo durante la trasmissione «Attenti a quei due» che andrà in onda dalle 21,30 su Rai Uno. I due, per la verità si erano già incontrati alcuni anni fa, adesso la sorpresa organizzata dalla trasmissione. «Sono felice di rivedere il mio fratellone Fabrizio sabato prossimo", afferma la ragazza.
Valeria spiega:«A undici anni i medici mi diagnosticarono la Lam, leucemia mieloide acuta. Cominciai a essere sottoposta a una seria di cicli di chemioterapia. In breve tempo però i medici si resero conto che le cure sarebbero state insufficienti a salvarmi e così cominciammo a cercare un donatore di midollo. Nessuno dei miei familiari era però compatibile. Ho due fratelli fra loro compatibili al cento per cento ma purtroppo non con me. Verso marzo trovarono un donatore anonimo e domenica 21 maggio del 2000 venni operata».
Dopo qualche giorno accade una cosa inaspettata: il papà di Valeria sente Romina Power annunciare durante la trasmissione televisiva «Per tutta la vita», che Frizzi presentava assieme a lei, «Fabrizio oggi non c'è perché domenica scorsa ha fatto una cosa molto bella, una cosa importante per qualcuno». Valeria continua:«Capimmo che il donatore era lui. Provai più volte a mettermici in contatto tramite delle lettere che il centro di Genova per i trapianti ci consentiva di scambiarci ma in forma assolutamente anonima e con una procedura molto lenta. Inoltre in seguito a una legge del 2003 non era più possibile risalire all'identità del donatore».
Nel 2006 Fabrizio si reca a Verona per la partita del cuore e Valeria, determinata a conoscerlo, riesce a raggiungere il campo da gioco dove dopo non poche peripezie arriva a presentarsi e Frizzi che preso dall'emozione la abbraccia forte. Valeria spiega:«A tutti gli effetti si può dire che avendo lo stesso midollo abbiamo lo stesso sangue. Io lo chiamo il mio "fratellone". Da quella volta siamo rimasti in contatto e poi ci siamo incontrati nuovamente grazie alla trasmissione "I sogni son desideri".