«Non esiste - afferma Enzo Amato, che è residente nel versante sud della città - Comune dove la spazzatura rimanga per giorni agli angoli delle case, a qualsiasi ora. Marsala è una città sporca, fra carte, rifiuti e inciviltà, con bottiglie di plastica abbandonate per terra, e i cassonetti della differenziata stracolmi. È inaccettabile - aggiunge - vedere i cestini sempre pieni e mai svuotati, le cartacce gettate lungo i marciapiedi, i ceppi degli alberi trasformati in ricettacolo di ogni tipo di rifiuto per non parlare dei cumuli di materiali ingombranti abbandonati nelle periferie. Il panorama che ogni turista vede è sempre lo stesso, quello di una città sporca, trascurata, con le strade trasformate in discariche e con i cassonetti riempiti all'inverosimile. Il biglietto di presentazione della nostra Marsala - conclude Amato - è un cumulo di rifiuti».
Le estreme periferie, per di più, presentano il problema in maniera ancora maggiore: apparecchi televisivi, divani, materassi, tavoli, mobili e lavatrici abbandonati e non mancano le buste dei supermercati buttate a terra. Qualcuno ipotizza, contro l'inciviltà dilagante, un intervento del Comune con l'istituzione delle guardie ecologiche volontarie, vista la necessità di un maggiore controllo ambientale.