Il sindacato ricorda che si aspettano soluzioni per la Keller, per i cantieri navali di Palermo e Trapani, e che resta incertezza sulla Fiat di Termini Imerese.
La Cgil sostiene che “restano in alto mare” le riforme della pubblica amministrazione e della formazione professionale, per la quale ha chiesto l’apertura di un tavolo di crisi, e rileva che sono ancora sul tappeto la questione dei rifiuti, l’elaborazione di “un valido piano energetico regionale”, la vicenda dei rigassificatori, le bonifiche dei siti industriali di Priolo e Gela.
Il sindacato sottolinea l’assenza di iniziative per consentire la ripresa dell’edilizia e definisce “congelati” gli Accordi di programma quadro su trasporti, acqua, strade “che il governo nazionale vuole annullare a fronte di un piano per il Sud davvero povero”.
Se si esclude la cassa integrazione non c’è stato “nulla di positivo neanche per le politiche sociali, con un welfare che si contrae sempre di più”.
Per quanto riguarda la tutela del territorio, dopo le frane e i disastri ambientali, ci sono stati, sostiene la Cgil, “solo enunciati e nulla di fatto“.