9,00 - Come abbiamo raccontato ieri, un avvocato è finito in carcere per aver tentato di corrompere un consultente. Protagonista della vicenda è l’avvocato Rosa Sanna, legale di una coppia di sposi. Secondo l’accusa avrebbe tentato di corrompere, con una mazzetta di cinquemila euro, un consulente del Tribunale di Trapani chiamato ad esprimersi sull’esame del Dna di un neonato.
I clienti dell’avvocato, approfittando del fatto che una giovane donna disabile aveva dato alla luce un bambino, avrebbero escogitato un sistema per adottarlo: l’uomo, d’accordo con la moglie, avrebbe dichiarato di essere lui il padre, mostrandosi disponibile a riconoscerlo e adottarlo.
La mamma del piccolo sbarca il lunario chiedendo l’elemosina nel centro storico. Il test del Dna avrebbe, però, fatto saltare il piano. La coppia voleva, quindi, alterarne il risultato corrompendo il consulente. Quest’ultimo ha rifiutato la mazzetta riferendo il tentativo di corruzione agli agli inquirenti.
Rosa Sanna, di 36 anni, originaria di Catania. Il legale è stato arrestato dai carabinieri del capoluogo che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani. Nelle indagini sarebbero coinvolte altre tre persone, ma per per tre, compresa l'avvocato Sanna, è scattata la custodia cautelare, una quarta persona avrebbe ricevuto solo un avviso di garanzia.