Dopo essere entrato, si è rivolto in malo modo nei nei confronti dell’addetto alla Sala Operativa ed ha chiesto se all’interno degli Uffici ci fosse sua sorella e se fosse stata arrestata. L'agente, constatando che l’individuo era parecchio agitato, ha cercato in tutti modi di fargli notare che si trovava all’interno di un posto di Polizia e che questo comportamento non era consono nei confronti di un Pubblico Ufficiale in servizio. L'uomo ha cominciato ad andare su tutte le furie, chiedendo sempre con tono prepotente, arrogante ed ingiurioso di accedere all’interno dei locali del Commissariato.
L’operatore, dopo aver tentato invano di calmare l’uomo facendogli notare inoltre che le parole utilizzate erano state ingiuriose, gli ha fatto sapere la sorella è stata denunciata per il furto di un telefono cellulare presso un esercizio commerciale sito in Marsala, ma che sarebbe stata messa in libertà.
A questo punto il soggetto, ormai su tutte le furie, si è recato in direzione della seconda porta d’ingresso del Commissariato ed ha sferrato con violenza calci e pugni, riuscendo ad entrare all’interno. L’uomo si è scagliato fisicamente contro gli agenti che gli venivano incontro, sferrando con una inaudita violenza dei pugni sul volto del primo operatore, profferendo parole minacciose di morte.
Per bloccarlo è stato necessario l'intervento di altri agenti. L'uomo, Giancarlo Titone, 28 anni, era già noto alle forze dell'ordine in quanto pregiudicato. Titone è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di resistenza, violenza, minaccia, lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale e sottoposto agli arresti domiciliari.