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17/12/2010 05:30:27

A breve i lavori alla Colombaia di Trapani

Dopodiché, una volta scongiurato il pericolo di crolli dell'antico castello di mare di Trapani, si potrà procedere al restauro utilizzando i fondi europei, con una spesa stimata attorno ai cinque milioni e ottocento mila euro, soldi che l'assessore regionale ai Beni culturali Missineo si è impegnato a reperire. «Troveremo i fondi per il restauro», ha assicurato.

 

Il consolidamento della struttura sarà invece effettuato subito, grazie ai seicento mila euro stanziati dalla Regione nella scorsa finanziaria con un emendamento presentato all'Ars dal deputato trapanese Livio Marrocco.

Dopo il passaggio della Colombaia dallo Stato alla Regione, il cui via libera è arrivato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri, adesso il governo Lombardo si prepara ad avviare i lavori per la messa in sicurezza della fortezza. Il sito da decenni si trova in condizioni di degrado ed abbandono, con l'antica Torre Peliade a rischio di crolli. L'associazione «Salviamo la Colombaia» ha raccolto più di sette mila firme per chiederne il recupero. Anche il Fai si è mobilitato per il monumento trapanese, organizzando diverse iniziative ed accendendo i riflettori nazionali in occasione del concorso «i luoghi del cuore». Un pressing che sta dando i suoi risultati, prima con il passaggio dallo Stato alla Regione con un apposito decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri. E adesso con l'avvio dei lavori.

“Concluso il lungo percorso per il trasferimento alla Regione del gioiello della Colombaia di Trapani, occorre utilizzare tempestivamente le risorse disponibili per il consolidamento prima ed il restauro dopo, di uno dei più importanti monumenti di Trapani e della Sicilia, tanto da divenire, lo scorso anno, monumento del cuore degli italiani nell’iniziativa lanciata dal FAI”.

Così l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, durante la conferenza stampa nella sede della Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani, nella quale sono state illustrate le iniziative assunte dalla Regione in questi mesi per giungere all’acquisizione al demanio regionale della Fortezza della Colombaia e, soprattutto, per il recupero del monumento oggi in stato di profondo degrado.

“Abbiamo condotto con lo Stato - ha detto Armao – una lunga trattativa, felicemente conclusasi il mese scorso, per avere il possesso di molti beni demaniali che entrano cosi’ a far parte del patrimonio regionale. E per la Colombaia – unico caso nell’ordinamento siciliano – ed anche grazie all’attenzione della Commissione paritetica, si è addirittura giunti all’emanazione di uno specifico decreto legislativo”.

"Abbiamo dato risposte - ha aggiunto l'assessore Armao - alle sollecitazioni del Fai, che fin dall'inizio ha creduto in questa operazione di recupero, e proprio per evitare che il degrado in cui la Fortezza si trova potesse aggravarsi, abbiamo da tempo reperito i fondi necessari per i primi e piu' urgenti interventi di manutenzione, utilizzando risorse regionali ed europee".

"Il risultato conseguito oggi - ha concluso Armao - e' frutto dell'impegno congiunto e coordinato delle istituzioni locali, Comune e Provincia, cui va il mio ringraziamento e con le quali abbiamo svolto un lavoro sinergico in favore di Trapani e del suo territorio. Ma il piu' sentito e sincero ringraziamento va ai trapanesi che con caparbieta' hanno ottenuto un bene di grande rilievo culturale che e' anche un simbolo della citta' e della sua storia. Ben presto, a restauro ultimato, potra' essere restituito a loro e a quanti vorranno venire a visitarlo".

Dichiara Luigi Bruno, Presidente dell'Associazione Salviamo La Colombaia: "L’azione di tutela nei confronti della Colombaia è iniziata 8 anni fa quando uno sparuto gruppo di trapanesi si rese conto della immobilità delle istituzioni e si costituì nell’ associazione di volontariato denominata “ Associazione Salviamo la Colombaia”.
Il lavoro svolto fino ad ora la dice lunga sull’impegno assunto.
L’Associazione è partita da una approfondita analisi della situazione, ne ha compreso i valori e le testimonianze ed ha incominciato ad agire, mentre la ricerca affannosa di interlocutori l’ha messa in serie difficoltà .
I silenzi, le false notizie, le vane promesse e le lunghe attese sono stati deleteri, nonostante ciò ha cercato di fare sistema, cioè di trovare le ragioni e le soluzioni per stare insieme e per coinvolgere il maggior numero di persone e di istituzioni.
La ricerca di valori e di testimonianze e di quel senso profondo nel suo modo di operare le hanno consentito di attuare forme di comunicazione, a volte pressanti, che hanno rappresentato la base del suo itinerario affinché attraverso tale comportamento potesse creare uno snodo fondamentale sulla soluzione del problema e cioè sulla sua definitiva ristrutturazione.
Ha guardato lontano, non si è mai fatta prendere dallo sgomento di fronte ad uno scetticismo che la vedeva (o la voleva) , fin dall’inizio, perdente.
L’Associazione è grata a quanti (in verità non molti) hanno supportato la sua attività in questo lungo periodo e che prendendola per mano l’hanno portata verso il primo traguardo.
Così la prima parte del grande sogno si è avverata: la sdemanializzazione.
Pertanto sabato 11 dicembre il Sovrintendente Tusa, ha presentato, nel corso di una conferenza stampa alla presenza degli Assessori regionali Armao e Missineo, fautori della sdemanializzazione, autorità locali, rappresentanti della Capitaneria di Porto, personalità politiche locali e regionali nonché del FAI e dell’Associazione Salviamo la Colombaia, un elaborato attraverso il quale ha indicato sinteticamente il “percorso” della Colombaia dal suo nucleo iniziale fino ai nostri giorni e la esigenza, alquanto immediata, della sua messa in sicurezza e della sua definiva ristrutturazione, parlando, tra l’altro, di un progetto, già predisposto.
Gli Assessori regionali Armao dell’Assessorato dell’Economia e Missineo dell’Assessorato per i BB.CC., dopo avere fatto ricordare che la Presidenza del Consiglio, nella sua decisione di sdemanializzazione, ha ritenuto opportuno creare una corsia preferenziale , data la particolare situazione della Colombaia, hanno fatto presente il loro impegno e quello della Regione affinché in tempi brevi, anzi brevissimi, vengano iniziati i lavori di messa in sicurezza per i quali erano stati già stanziati nella finanziaria 600 mila euro ed hanno assicurato che è stato già avviato il procedimento per la sua ristrutturazione per il quale è stato previsto un impegno di spesa di circa 6 milioni di euro.
Hanno dichiarato la loro piena disponibilità per la soluzione di problemi che dovessero presentarsi nel corso dell’ attuazione dei progetti e dei programmi trattati.
Per quanto riguarda l’uso che se ne dovrà fare si è parlato di diverse possibilità , partendo da un sondaggio già iniziato che ha consentito la conoscenza delle richieste che provengono dal territorio, e che comunque non vedrebbe esclusa la possibilità, nel momento della futura gestione, di fare intervenire anche i privati, per, infine, consegnare il manufatto alla città di Trapani ed ai suoi cittadini.
Discorsi questi che hanno soddisfatto l’esigenza di conoscere il prossimo futuro della Colombaia, che hanno riaperto la speranza, che, come è stato ripetuto, rappresentano un punto di partenza piuttosto che di arrivo per la sua salvezza.
L’Associazione si ritiene soddisfatta da queste promesse con la speranza che lungaggini burocratico/tecniche non determinino una ulteriore stasi alla soluzione di quel grande sogno vagheggiato dalla stessa e da tutta la cittadinanza".