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13/12/2010 10:38:53

A Marsala la sede del dipartimento diritti umani e forze dell'ordine dell'Unesco

"L'educazione rende mentalmente liberi e moralmente eccellenti". Con una frase di Ghandi, Paolo Calabrese, presidente del Movimento Internazionale sui Diritti Umani, docente di master universitari, ha esordito nel suo intervento nel quale, per spiegare il tema dei diritti umani, ha portato l'esempio delle coordinate cartesiane attraverso le quali si possono costruire la curva della vita, dell'equità, della legalità, della dignità.

 

"Queste curve vanno tracciate con l'impegno quotidiano di tutti - ha detto Calabrese - perché per soddisfare un diritto dobbiamo soddisfare prima la legalità che è un sostantivo formato dal rispetto alle regole, dei ruoli e della dignità. Rispettando queste regole c'è il patto sociale". Ed è stato lui stesso a dare comunicazione del prossimo importante evento Unesco quando il 15 gennaio a Marsala verrà inaugurata l'apertura del dipartimento diritti umani e forze dell'ordine.

Il progetto prevede otto aree d'intervento: detenzione, immigrazione, nuove forme di schiavitù, telecomunicazioni, odierno pubblico, missioni all'estero e attività di polizia giudiziaria. Un progetto che nasce da un approfondito studio della documentazione che riguarda la tutela dei diritti umani. Il Dipartimento rappresenta l'unico del settore a livello nazionale.

All'incontro erano presenti tantissimi giovani delle scuole medie e superiori della città. Ad aprire i lavori è stato il presidente del Club Unesco di Marsala, Vincenzo Pollara, che ha sottolineato l'importanza della partecipazione dei giovani in queste occasioni per garantire la lotta nella tutela dei diritti umani.

"Pensiamo spesso che la violazione dei diritti umani avvenga nei paesi sottosviluppati ma non è così poiché esiste anche nei territori a noi più vicini" - ha affermato il Questore di Trapani Giuseppe Gualtieri che si è detto particolarmente coinvolto all'evento per il ruolo istituzionale che riveste.