In una conferenza convocata alle 16 a Palazzo Burgio Spanò (diretta web su www.marsala.it) il coordinatore provinciale dell'Udc, Giulia Adamo, illustrerà la situazione all'interno del partito, soprattutto con riferimento alle vicende in consiglio comunale a Marsala. Attualmente regna il caos. Si contano infatti tre gruppi che ri riferiscono all'Udc: l'Udc (che esprime ancora ufficialmente il vicesindaco Milazzo e due assessori in Giunga), l'Udc verso il partito della Nazione, e il Partito della Nazione (composto dai tre consiglieri di area Adamo passati dal Pdl all'Udc). Sarà dunque fatta chiarezza da Adamo, che probabilmente annuncerà ufficialmente l'opposizione alla Giunta Carini e l'intimazione a coloro che ancora si ricollegano all'Udc a seguire le sue indicazioni o uscire dal partito. In questo senso, consiglieri e assessori che fanno riferimento a Stefano Pellegrino, non si faranno ripetere due volte l'invito. Sono già tutti pronti per entrare nel neonato Pid, la formazione di Mannino, Cuffaro e dei transfughi dell'Udc. Ma non tutto potrebbe essere così chiaro e semplice. Infatti i cambi di casacca sono sempre in corso, e diversi pezzi anche importanti della nomenclatura locale hanno
annunciato o hanno fatto scelte a sorpresa. Mimmo Turano, creatura politica di Mannino, ad esempio, non ha voluto seguirlo nel Pid, e si è consegnato nelle mani di Giulia Adamo, che gli ha imposto il defenestramento degli assessori Ferrantelli e Regina. Stessa cosa ha fatto il consigliere marsalese Maggio, che ha preferito rimanere nell'Udc di Adamo anzichè seguire il gruppo di Ferrantelli che aveva contribuito alla sua elezione al consiglio provinciale. A Marsala, invece, la scelta più clamorosa è stata quella di Oreste Alagna, che ha abbandonato il gruppo di Giulia Adamo per restare invece nel Pdl e dare una mano alla maggioranza del Sindaco Renzo Carini.
Alla provincia pochi giorni fa si è costituito il gruppo dell'Udc verso il Partito della Nazione. Ne fanno parte Maurizio Sinatra (capogruppo), Pippo Giammarinaro (vice), Giovanna Benigno ed il presidente Peppe Poma. Maggio è lì lì per entrare. Rimangono, almeno per il momento fuori, i neodemocristiani Peppe Carpinteri, e Francesco Brignone.