A raccogliere il suo racconto i pm di Palermo Gery Ferrara e Marcello Viola che indagano su un’associazione criminale che avrebbe acquistato stupefacenti dalla Colombia e dalla Spagna per poi venderli in Italia. Smentita però la notizia secondo cui Vito Faugiana era diventato un collaboratore di giustizia. I suoi avvocati infatti, Francesco Moceri e Giuseppina Faugiana, precisano che il loro assistito “si è limitato a chiarire la propria posizione dopo le innumerevoli accuse mosse a suo carico dalla coindagata, oggi collaboratrice, Perla Genovesi”. I legali di Faugiana fanno sapere infatti in una nota che “non è in corso alcuna collaborazione con i pm di Palermo, nè corrisponde al vero che nelle ultime tre settimane Vito Faugiana abbia riempito pagine di verbali”.
“A Faugiana – conclude la nota – già dal 18 novembre scorso, è stata concessa la misura degli arresti domiciliari, su provvedimento del Gip di Palermo, Michele Alajmo, in relazione alla condotta processuale mantenuta ed allo stato di incensuratezza”. In questa indagine Perla Genovesi, ex assistente parlamentare e collaboratrice di giustizia, ha rivelato i retroscena su presunti festini a sfondo sessuale che avrebbero coinvolto Silvio Berlusconi e Paolo Messina, ex dipendente comunale, ritenuto dagli investigatori la mente dell’organizzazione criminale. Faugiana è stato anche lui arrestato l’anno scorso come Perla Genovesi. Ai magistrati ha confermato quanto dichiarato dalla Genovesi su tre viaggi in Spagna in cui la banda avrebbe acquistato oltre 25 chili di cocaina; ha rivelato particolari piccanti su feste hard che sarebbero state organizzate nel trapanese tra politici locali e giovani ragazze in cui si sarebbe fatto uso di droga; ha dichiarato infine che, alle feste, non ci sarebbero state escort. Faugiana ha anche confermato una truffa ai rivenditori colombiani. La truffa sarebbe stata messa a segno da questa organizzazione criminale che non avrebbe più pagato i colombiani per una partita di droga del valore di 300mila euro. I sudamericani sarebbero arrivati in Sicilia per riscuotere il credito da Paolo Messina, capo della banda. Paolo Messina è attualmente libero perchè è stato scarcerato dal tribunale del riesame. Dichiara il Presidente della Provincia di Messina, Nanno Ricevuto: «Vito Faugiana non è mai stato, nè in passato e neppure in tempi più recenti, collaboratore della mia segreteria politica. L’ho conosciuto come segretario della sezione di Campobello di Mazara del nuovo Psi, negli anni in cui io ero segretario regionale di quel partito, cioè tra il 2000 e il 2001. L’ho incontrato qualche volta da assessore regionale all’Industria quando era delegato dell’Anpol, l’associazione produttori olivocultori. Abbiamo avuto solo occasionali rapporti di conoscenza». Ricevuto, poi, minaccia querele: «Chiunque dovesse accostare ancora una volta, in maniera totalmente infondata ed immotivata, il mio nome e la mia persona a vicende come quelle relative ai festini a luci rosse e al consumo di droga tanto sporche quanto lontane dalla mia storia personale e politica, sarà da me tempestivamente denunciato all’autorità giudiziaria competente»