Il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, viene nominato da Berlusconi Commissario straordinario per l'emergenza alluvione e Lombardo immediatamente compie un'azione molto ordinaria: nomina 12 consulenti per una spesa complessiva annua di 396 mila 690 euro. In questo manipolo di ingegneri, architetti e geologi, spicca anche Francesco Micali, il ragazzo che prontamente ha filmato un pezzetto della tragedia. Chissà, magari era destino. Anzi, sicuramente l'incarico affidato a Micali è frutto del destino.
Giovanissimo, 22 anni, studente di Giurisprudenza. Una passione per la musica che lo ha fatto diplomare in solfeggio e armonia complementare. L'incarico affidatogli da Lombardo ha un nome importante: “Organizzazione delle sede operativa di Messina, informazione cittadinanza zone alluvionate, progettazione ripresa economica e sociale del territorio”, un ibrido tra l'impresario, l'ufficio stampa e il manager (22.152 euro lordi). Che titoli ha il giovane organista per giustificare l'ingaggio? Si legge nel suo curriculum (scaricalibe a questo link) “Impartisco ripetizioni di latino, greco, storia, filosofia e di avvio allo studio del pianoforte. Pianobar per serate e organista per matrimoni su richiesta”. Per preparasi meglio al ruolo Micali sta studiando per conseguire i diplomi di “Storia della Musica” e dell’8° anno di pianoforte... Micali si divide tra lezioni private, serate di pianobar. Suona anche l'organo della parrocchia “S.Nicolò” di Giampilieri. Nel tempo libero è anche membro del direttivo del Comitato “Salviamo Giampilieri” e vice-presidente dell’Associazione Giovani di Giampilieri.
Lo scorso mese gli incarichi sono stati tutti riconfermati e prorogati al 31 ottobre 2011. Magari nel frattempo Micali prenderà la laurea o suonerà in qualche matrimonio importante. Nel frattempo la spregiudicata discrezionalità di Raffaele Lombardo costerà, in due anni, 800.000 euro, quando invece avrebbe potuto attingere, senza ulteriori spese, a tutte quelle professionalità che si trovano all’interno dei Dipartimenti stessi della Regione o degli Enti locali. Nella sua pagina di Facebook, l'11 novembre scorso, Francesco Micali ha scritto: "A noi Siciliani ultimamente, la nostra terra piace...alla faccia di quello stato che su di noi e le nostre disgrazie ci ha sempre voluto mangiare!!! Lotteremo da soli...perchè è da sempre da soli che siamo... e da soli ce la faremo".
Vittimismo da oratorio. Sicuramente la Sicilia piace tantissimo all’infornata di parenti dei politici pronti a mettere le mani sul posto fisso. Come scritto dall’edizione de la Repubblica di Palermo, sono pronte 124 assunzioni per la società per azioni regionale Sicilia E-servizi, con soci di minoranza la multinazionale Accenture e la Engineering, guidata dall’agrigentino Rosario Amodeo.
I nomi. Nella collegata “Sicilia e-servizi venture” lavorano, secondo quanto appreso da Emanuele Lauria di Repubblica Giuseppe D’Orsi, figlio del presidente di Agrigento targato Mpa; Giuseppe Storniolo, figlio del responsabile del cerimoniale della presidenza della Regione. Ambedue lavorano “fuori sede”, mentre “in sede” troviamo Maria D’Aì, figlia del sindaco di Misilmeri appartenente al Pid, e Filippo Fraccone, consigliere comunale a Palermo passato dall’Udc all’Mpa.
In Sicilia e-servizi lavorano, con contratti a progetto: Giovanni Di Stefano (ex segretario dei giovani Mpa), Vincenzo Lo Monte, fratello di Carmelo oggi deputato alla Camera (Mpa); Nicola Barbalace, consigliere Pd a Messina; Deborah Civello, cognata del parlamentare Pdl all’Ars Francesco Scoma; Nicola Calderone, ex collaboratore di Alemanno; Mario Parlavecchio, già dipendente regionale e cugino dell’omonimo deputato regionale dell’Udc, Urania Papatheu, ex commissario della Fiera di Messina. Mentre ha già un posto sicuro, con un contratto a tempo indeterminato, Pietro Cammarata, figlio del sindaco di Palermo.
In pratica, in vista dell’abbandono da parte dei soci privati nel 2013, si sta procedendo a stabilizzare un gruppo di dipendenti, molti dei quali vicini ai politici. Così la delibera adottata dal cda di Sicilia e-servizi, presieduto da Emanuele Spampinato – fedelissimo di Raffaele Lombardo e candidato alle Regionali con una lista collegata all’Mpa – prevede l’ingresso in pianta definitiva di 124 dipendenti entro la fine dell’anno in corso. Il presidente del collegio sindacale della società, Maria Sole Vizzini (figlia del senatore del Pdl), ha espresso delle perplessità sulla stabilizzazione, sostenendo che serve un piano industriale e un organigramma chiaro nell’assegnare le competenze. Ma, soprattutto ribadendo la necessità di pubbliche selezioni trattandosi di società a partecipazione pubblica.
La replica è affidata a Giuseppe Sajeva, ad di Sicilia E-servizi: “Non abbiamo ancora fatto nessuna assunzione – dice a Repubblica il manager – osserveremo le indicazioni del collegio sindacale e di certo non violeremo la legge. Una cosa è certa: ci rivolgeremo al mercato per il reclutamento delle figure necessarie e non tutti i 350 attuali dipendenti transiteranno negli organici della spa regionale quando andranno via i partner privati. Se ciò avverrà – dice sicuro Sajeva – io mi sarò già dimesso”.