“Stiamo facendo – spiega – quello che abbiamo detto: stabilizzare i precari senza spendere un euro in più. Lo abbiamo detto ai sindaci e ai precari ai tempi della manovra Tremonti, sei mesi fa, quando avevamo detto che avremmo avviato un percorso e un processo che li sottraesse alla condizione di ricattabilità cui sono tuttora sottoposti”. “Dobbiamo dare ai precari – prosegue Lombardo – la certezza che ogni cittadino merita: un reddito, per quanto modesto, ma sicuro fino alla pensione. Non ci costa un euro in più e ci confronteremo con il Commissario dello Stato
e con il governo”.
Il Governatore ricorda poi che il ministro Tremonti “quando si consentì quella deroga, sostenne che la condizione di precarietà andava definita per superare questa condizione che non è solo siciliana”. “A parte le polemiche e le discussioni di questi giorni – conclude Lombardo – credo sia fondamentale che su questo tema, comunque la si pensi, il merito sarà di tutti perché facciamo il nostro dovere e un atto di giustizia da parte di una classe politica che deve superare tutto il precariato e non assumere più fino a quando non si torni al rapporto fisiologico tra pubblica amministrazione e numero di dipendenti rispetto alla popolazione”.