Tra questi c'e' l'area archeologica di Siracusa, la Valle dei templi di Agrigento, il Palazzo dei Normanni, a Palermo, ma anche la Colombaia di Trapani, per la quale, annuncia l'assessore all'Economia Armao che era a Roma su delega
del presidente Lombardo, «abbiamo richiesto ed ottenuto un decreto specifico: potremo immediatamente sottoporre a interventi di manutenzione che consentiranno di preservarla dal degrado dovuto a anni di incuria ed abbandono».
I beni che passano dallo Stato alla Regione sono, in prevalenza, beni archeologici e storico-artistici, ma anche caserme e fari. «È un'iniziativa di grande rilievo, a lungo richiesta dalla Regione, con cui», spiega Armao, «si realizza il trasferimento di beni che arricchiscono il patrimonio siciliano e consentono di avviare la piena utilizzazione dei fondi europei per la loro valorizzazione. È la prova», conclude l'assessore, «che il federalismo, in Sicilia, anche quello demaniale, passa solo attraverso l'attuazione delle norme dello Statuto e si ricollega a quello già ottenuto dalle altre Regioni. Adesso tocca al federalismo fiscale, dove, l'ho ribadito questa mattina ai ministri competenti, se si procederà lungo il percorso dell'equità e della solidarietà, della perequazione fiscale e di quella infrastrutturale, siamo pronti ad aprire il confronto con lo Stato, ma con l'avvertenza che occorre prima partire dalle norme che garantiscono piena autonomia finanziaria alla Regione a tutela degli interessi dei siciliani che sarebbero travolti dall'attuazione dei decreti approvati dal Governo nazionale nella loro attuale versione».