L’accordo è stato presentato agli imprenditori nella sede di Confindustria da Davide Durante, Presidente Confindustria Trapani,
Vincenzo Boccia, Presidente Nazionale Piccola Industria, Paolo Salerno, Presidente Piccola Industria Confindustria Trapani, e per Intesa Sanpaolo da Antonio Nucci, Direttore Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia, Salvatore Immordino, Direttore Area Sicilia e Carlo Berselli, Responsabile Direzione Marketing Imprese.
Il nuovo accordo conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello precedente e disegnati per fronteggiare le principali emergenze della crisi, come ad esempio la linea di credito aggiuntiva per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale, l’allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing, diventate poi oggetto dell’Avviso comune ABI del 3 agosto 2009.
Attraverso questi strumenti si è potuto dare, in 12 mesi, un riscontro positivo a circa 55.000 richieste a livello nazionale e a più di 1.000 in Sicilia.
L’accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei requisiti di Basilea. Nella fase di messa a punto e test è stata verificata la possibilità di migliorare il rating e quindi la capacità di credito delle imprese
Intesa Sanpaolo per la Sicilia mette a disposizione un plafond di 300 milioni di euro per interventi e investimenti nei tre ambiti strategici individuati insieme a Piccola Industria per rilanciare la competitività delle aziende italiane:
Crescita dell’impresa: sviluppo delle iniziative volte a migliorare i parametri patrimoniali e la cultura creditizia delle imprese. Promozione delle reti d’impresa e delle sinergie territoriali
Internazionalizzazione: aiutare le imprese a sviluppare nuove strategie sui mercati esteri attraverso il supporto operativo in 40 paesi nel mondo e le consulenze specialistiche del polo per l’internazionalizzazione del Gruppo.
Innovazione: finanziamento e sviluppo di programmi di ricerca, acquisizione di nuove tecnologie, raccordo tra banca, impresa e università.
La presentazione odierna recepisce a livello locale l’accordo nazionale del 23 settembre tra Confindustria ed Intesa Sanpaolo, che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, segnando ancora una volta la forte collaborazione sui singoli territori tra il gruppo Intesa Sanpaolo - che affida oggi il “sistema Italia” per quasi 500 miliardi di euro, dei quali circa i due terzi sono destinati al mondo delle imprese – e il sistema confindustriale.
“Con la firma di questo accordo – dichiara Davide Durante – avviamo un’altra iniziativa a sostegno delle nostre imprese. Nel caso dell’accordo con Intesa Sanpaolo non si tratta solo di garantire una linea di credito alle aziende ma di offrire un ulteriore sostegno mirato alle nostre piccole imprese che investono in innovazione, crescita dimensionale e vogliono continuare a competere proponendo i loro prodotti sui mercati locali e non”.
"Esprimo il più vivo compiacimento per il nuovo accordo firmato da Confindustria Trapani e Intesa Sanpaolo – commenta Vincenzo Boccia. Si consolidano, infatti, le iniziative avviate lo scorso anno per sostenere le piccole e medie imprese, ma al tempo stesso si dimostra un'importante proiezione verso il futuro grazie ai nuovi strumenti messi in campo per l'internazionalizzazione, l'innovazione e la crescita dell'impresa. Proprio quest'ultimo aspetto - secondo Piccola Industria - rappresenta la "condicio sine qua non" affinché l'impresa acquisisca la capacità di aggredire mercati anche molto lontani e di intercettare una domanda sempre più complessa da parte dei consumatori. Un riferimento a parte, infine, va ai nuovi strumenti diagnostici creati per facilitare il dialogo banca-impresa. Siamo certi che questo consentirà alle banche di avere una visione più puntuale del sistema produttivo italiano e permetterà alle imprese di mettere in luce tutto il valore, economico, sociale e culturale, di cui sono portatrici".
"Le piccole imprese della nostra realtà – sottolinea Paolo Salerno – sono le vere protagoniste di questo accordo e rappresentano un patrimonio di aziende che in un momento di grave difficoltà come questo vanno aiutate a cogliere le concrete opportunità che da questo accordo derivano”.
“Intesa Sanpaolo da sempre è al fianco delle imprese sul territorio – commenta Antonio Nucci - e grazie alla collaborazione con la ‘Piccola’ di Confindustria il sostegno fornito al tessuto produttivo siciliano ha permesso di mettere a punto interventi straordinari che si sono dimostrati molto utili. Nei momenti di crisi vi sono anche molte opportunità soprattutto per quelle imprese con una chiara visione del proprio business che sono pronte a coglierle. Le difficoltà non sono certo finite, ma oggi si può iniziare a guardare anche a nuovi interventi più orientati alla crescita e allo sviluppo. Il rafforzamento degli assetti aziendali passa anche attraverso interventi finanziari per la ricapitalizzazione e di supporto strategico per operazioni di aggregazione e di accesso a nuovi mercati sia in Italia che all’estero”
“Questo accordo – conclude Salvatore Immordino - offre uno strumento importante per valorizzare ancora di più il nostro rapporto con le imprese del territorio e per rafforzare il sostegno che Intesa Sanpaolo in Sicilia offre al tessuto produttivo locale. In particolare, ci aiuta a dialogare in modo più approfondito e chiaro sugli aspetti di valutazione del credito e dei business aziendali. Inoltre gli strumenti che questo nuovo accordo mette a disposizione sul fronte dell’internazionalizzazione vanno incontro alle esigenze delle imprese siciliane che guardano con crescente interesse allo sviluppo economico del bacino del mediterraneo dove, molte di esse, sono già operative.”