I soldi infatti, attinti dai fondi neri creati dalle sovrafatturazioni, prima di essere destinati ai paradisi fiscali transitavano presumibilmente in Svizzera veicolati da società di consulenza alle quali veniva versato il denaro. Un meccanismo al quale avrebbe accennato l’ex consulente esterno di Finmeccanica, Lorenzo Cola, già implicato nell’inchiesta Finmeccanica-Digint. Proprio a Cola conducono alcuni conti in Svizzera sui quali la Procura vuole vederci chiaro.
Nel mirino in particolare ci sono gli appalti sulla sicurezza di due aeroporti, Napoli e Palermo, affidati fino al 2009, anno in cui c’è un boom di lavori affidato alla Selex Sistemi Integrati, la società di cui è amministratore delegato Marina Grossi, anche lei indagata, moglie del patron di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini.