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23/11/2010 05:41:50

Processo Nerone: assolti i fratelli Rallo di Marsala

Con l'Operazione Nerone nel Febbraio 2010 furono arrestate otto persone dai carabinieri del comando provinciale di Trapani: Giovan Battista Agate, 68 anni di Mazara del Vallo, pluripregiudicato mafioso, fratello del più noto Mariano Agate; Giuseppe Barraco, 73 anni di Marsala, Vincenzo Funari, 77 anni di Gibellina; Giuseppe Gennaro, 43enne originario di Calatafimi; Melchiorre Perrone, 46 anni di Castelvetrano; Vincenzo salvatore Onorio, nato a Gibellina 56 anni fa; Antonino Rallo, 58 anni di Marsala, attualmente detenuto in carcere per associazione mafiosa e Vito Vincenzo Rallo, 50 anni, originario di Marsala.
Il blitz impegnò 100 Carabinieri che hanno operato contemporaneamente nelle località di Gibellina (TP), Mazara del Vallo (TP), Marsala (TP), Calatafimi (TP) ed Avellino.
Gli otto arrestati, a vario titolo, erano accusati di associazione mafiosa, estorsione aggravata e tentata estorsione aggravata. Il gruppo avrebbe fatto parte di Cosa nostra partecipando attivamente alle fasi deliberative, organizzative ed esecutive di delitti finalizzati al perseguimento dei fini della stessa organizzazione mafiosa.

Sedici anni di carcere sono stati inflitti a Vincenzo Funari, di 77 anni, anziano boss di Gibellina, e nove anni a Melchiorre Perrone, di 46, al quale il primo avrebbe affidato il compito di riorganizzare la ''cosca'' del centro belicino. Grazie ad una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche disposte presso l’abitazione di Funari, i carabinieri hanno cominciato ad apprendere dell’attività dell’organizzazione. Funari sebbene fosse ai domiciliari «riceveva» tranquillamente «ospiti»che provenivano anche da Marsala, per mettere a punto le strategie criminali. È grazie alle intercettazioni che i carabinieri hanno potuto scoprire il ruolo di alcuni incensurati come Melchiorre Perrone

Il gup Jannelli ha, invece, assolto (dall'accusa di estorsione) i fratelli Antonino e Vito Vincenzo Rallo, rispettivamente di 58 e 50 anni, esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Marsala. Il primo già all'ergastolo per un omicidio commesso nel 1986 (vittima Giuseppe Ferrara), mentre il secondo, lo scorso, aprile è stato condannato a 10 anni di carcere dal gup Sergio Ziino nel procedimento scaturito dall'operazione antimafia «Raia». Gli altri quattro arrestati nell'operazione «Nerone» sono già stati rinviati a giudizio. Sono il mazarese Giovan Battista Agate, 68 anni, fratello dell'ex componente della «cupola» di Cosa Nostra Mariano Agate, il marsalese Giuseppe Barraco, di 73 anni, Giuseppe Gennaro, di 43, di Calatafimi, e Vincenzo Salvatore Onorio, di 56, di Gibellina. L'operazione fu battezzata «Nerone» per i diversi danneggiamenti, con attentati incendiari, censiti nel corso dell'inchiesta.