Non a caso in studio ci sarà il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi (sulla cui testa pende una mozione di sfiducia individuale), Walter Veltroni, il critico Philippe Daverio e i giornalisti Federico Rampini e Nicola Porro.
L'Italia, possiede il maggior patrimonio culturale al mondo, ma e' il fanalino di coda per investimenti pubblici nella cultura. ''La gente non mangia cultura'', ha dichiarato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti giustificando i tagli al settore. Ma le esigenze degli alluvionati in Veneto si possono contrapporre a quelle della tutela di Pompei? Nell'attuale situazione economica bisogna rassegnarsi e considerare impossibili gli interventi a favore del cinema italiano o per la ricostruzione del centro storico dell'Aquila?
Intanto l’aula della Camera voterà il 29 novembre la sfiducia individuale al ministro della Cultura, presentata dal Pd dopo il crollo della Domus dei gladiatori a Pompei. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Il Pd ha ottenuto la calendarizzazione nello spazio riservato all’opposizione per il calendario di novembre, ritirando la mozione sulle madri in carcere.
SGARBI. «Contro di me, da parte di Annozero, un editto bulgaro». È la denuncia di Vittorio Sgarbi, che spiega di non essere stato invitato da Michele Santoro per la puntata di oggi (`Macerie´) dedicata al patrimonio culturale, nonostante fosse stato indicato proprio dal ministro dei beni culturali Sandro Bondi. «È chiaro che per Bondi è una trappola - ribadisce il critico - un processo in attesa del voto sulla mozione di sfiducia, per il quale non gli permettono nemmeno di scegliersi l’avvocato. Anzi, è un plotone d’esecuzione».
Assurda, sostiene il critico, la scelta della trasmissione di invitare invece Philippe Daverio, «che è un bravissimo critico e anche mio amico, ma si occupa di arte contemporanea. Io che ho le competenze per parlare di cultura, non sono stato voluto». Ad Annozero, nota Sgarbi, «non vengo più invitato dal 2008, dopo una mia lite con Marco Travaglio. Ma non vedo il motivo di non volermi domani, se il problema era Travaglio avrebbero potuto semplicemente raccomandarmi di non attaccarlo».
In Rai, «non mi pagano perché sono sindaco di Salemi e quindi mi considerano un politico, ma mi invitano per parlare di qualsiasi cosa, persino di Sarah Scazzi. Però quando c’è da discutere di cultura non mi chiamano, è assurdo!». Intanto, racconta, «proprio oggi sono stato intervistato dal primo canale della tv francese sulla situazione dei beni culturali e Pompei. Si è detto tanto, io per primo, che non si doveva permettere a Saviano di andarsene via dall’Italia è ingiusto che costringano me a parlare di cultura solo all’estero».
Quanto a Bondi, conclude, «gli ho detto che non deve andare, perché se lui che è ministro chiede qualcosa è giusto che venga accontentato. In più Daverio è del Pd, domani saranno in otto contro il ministro da solo».