"Personale esasperato dal continuo balletto di responsabilità" e "incertezze su tempi e modalità di trasferimento dei crediti" sono i motivi per cui i pompieri siciliani torneranno a scioperare, dopo quella del 10 novembre scorso a Palermo, con presidi davanti le nove prefetture dell'isola. La manifestazione è promossa dai sindacati di categoria: i confederali di Cgil, Cisl, e Uil oltre a Confsal e Rdb.
I vigili del fuoco protestano "contro la logica del ping-pong tra Regione, Protezione civile e ministero dell'Interno", che ha determinato la mancata corresponsione degli emolumenti maturati nei giorni della frana di Giampilieri per l'attività straordinaria svolta. A un anno da quell'emergenza, i 2.200 vigili del fuoco "constatano il diverso trattamento con i colleghi che fronteggiarono il post-terremoto a L'Aquila".
L'unico passo avanti dopo la protesta di Palermo, osservano i sindacati, è stato il "chiarimento di alcuni aspetti legato all'esatto ammontare dei crediti vantati nel 2009". "Ancora una volta - osserva il segretario nazionale del Confsal, Antonio Retto - i vigili del fuoco sono costretti a protestare per far valere i diritti che dovrebbero essere tutelati e salvaguardati dalle classi politiche regionale e nazionale".