Cuore di Gesù. L'accusa contesta il mancato pagamento d'Iva, seppur regolarmente contabilizzata, per ben tre milioni e 713 mila euro. E questo tra il 1999 e il 2004. A condurre l'inchiesta, sfociata poi anche nel sequestro della cantina marsalese, è stata la Guardia di finanza. Del resto, il mancato pagamento dell'Iva contabilizzata difficilmente poteva sfuggire al fisco. A difendere Rosario Sucameli è l'avv. Giuseppe Ferro di Gibellina. Nel corso del processo, alle battute finali, i militari hanno spiegato come sono stati esaminati i libri contabili e le fatture dell'azienda vinicola e incrociati i dati con quelli degli uffici incassare l'iva.
Antonio Pizzo
La Sicilia