causa di un'autorizzazione, "giunta in ritardo", in seguito ad un contenzioso legale. E' questo il second
o caso dopo che la Regione è stata condannata al risarcimento di 20 milioni a favore dalla New Energy per una autorizzazione arrivata dopo 4 anni che ha causato la mancata realizzazione di un impianto di biomasse a Modica.
A distanza di pochi giorni negli uffici dell'assessorato Beni culturali è scoppiato un altro caso analogo. Questa volta la richiesta di risarcimento proviene dalla Enerplus srl poi diventata Enerplus 2010 srl come riporta il sito on line economiasicilia.com. La tardiva autorizzazione, della precedente gestione della Sovrintendenza ai Beni culturali di Palermo, era necessaria per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a Roccamena nel palermitano.
La vicenda comincia il 13 novembre del 2008. La sovrintendenza negò il nulla osta per la realizzazione di un impianto che avrebbe comportato una riduzione di 10 mila tonnellate annue di CO2 con 4000 Kw di potenza perché la realizzazione "risultava fortemente lesiva dei valori archeologici e monumentali". Ma questa motivazione non è stata ritenuta idonea dal Tar di Palermo poiché il sito dove sarebbe dovuto sorgere l'impianto non si trovava in area archeologica. Il Tar, quindi, il 27 ottobre 2009, accogliendo il ricorso della Enerplus, sospese l'ordinanza della sovrintendenza. Anche il Consiglio di giustizia amministrativo, Cga, diede ragione alla Enerplus. Il 20 ottobre scorso l'assessorato regionale all'Energia ha emesso il decreto autorizzativo. Ma in ritardo affinché l'azienda potesse usufruire di alcuni benefici previsti dalle normative. Da qui la richiesta di risarcimento danno.
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Fonte: ansa