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09/11/2010 10:38:01

Marsala, per un giorno il Teatro Impero diventerà un set cinematografico

Dopo le riprese all’interno dell'aerostazione "Vincenzo Florio" dell'aeroporto di Trapani-Birgi e alle Saline di Trapani e Marsala, la produzione cinematografica ha scelto il Cineteatro Impero di Marsala per la messa in scena del momento culminante del film rappresentato dal concerto della“Hypertext O’rchestra”. Infatti la giornata del 14 novembre sarà dedicata esclusivamente alle riprese del concerto, cioè delle scene che chiuderanno il film e a cui verrà ammesso un pubblico che avrà l’opportunità di vivere l'esperienza del set cinematografico. Per gli amanti della musica, lunedì 15 novembre, alle ore 21.15, il concerto evento vero e proprio, aperto al grande pubblico, con un ticket di ingresso di 10 euro. Dalla surrealtà cinematografica si passerà alla realtà di un evento musicale di alto livello. Diciotto musicisti per un organico che fa il giro del mondo per nazionalità, suoni e cultura. L’Hypertext O’rchestra è la formazione storica di Luigi Cinque. Ensemble a partecipazione variabile di artisti internazionali che attraversa i molti linguaggi della musica caratterizzandosi per uno stile totale post contaminato fatto di musica contemporanea, jazz, elettronica, rock. L’Hypertext è composta per l’occasione, tra gli altri, da Luizinho do Gège, eOrlando Costa percussionisti doc del Brasile contemporaneo, il clarinetto klèzmer di Merlin Shepherd, direttore d’orchestra del Royal National Theatre di Londra, il clarinetto di Gianluigi Trovesi, il violino di Alex Balanescu, la viola di Katie Wilkinson dal Balanescu Quartet, i pianoforti di Patrizio Fariselli (mitica tastiera degli AREA), di Sal Bonafede (siciliano) e l’eclettico Antonello Salis alla fisarmonica e tastiere, e le percussioni di Gianluca Ruggeri e Andrea Biondi, le voci di Badara Seck, Diarra, Basia Wisniewska e Carlos Denia voce flamenca della Spagna contemporanea, il tamburello moderno del giovane Vincenzo Gagliani, e il più giovane dell’O’rchestra … Gabriele Lazzarotti al basso. Una mistura musicale che, come spesso è successo (in Italia e in Europa) con i lavori di Luigi Cinque (Tangerine Cafè, Sacra Konzert, Passaggi e l’ultimo Luna Reverse) contiene una serie di sollecitazioni melodico/timbriche destinate a fare tendenza all’interno di quel fermento che è attualmente la musica di frontiera. Un evento d’eccezione nel panorama autunnale siciliano. Con una Sicilia che diventa scena per un momento di comunione civile e sociale tra i popoli con la musica a far da collante. Un’iniziativa che contribuisce a sfatare quel credo che vuole Trapani e la sua provincia set per film che narrano di mafia, lutti e degrado morale. Questa volta al centro c'è la musica e quel senso di “unione” di cui questa si nutre.