“Salvo D’Acquisto”, presieduto a livello nazionale dal dottor Antonino Rizzo e a livello locale dal dottor Pietro Lentini, ha dedicato ieri mattina un convegno svoltosi al Complesso Monumentale San Pietro, con il patrocinio del Comune. “Stalking: quando la relazione diventa molestia’’, era il titolo della giornata di studi, cui ha portato i saluti il sindaco, Renzo Carini, e che è stata animata da addetti ai lavori che hanno conferito prestigio ed interesse. Ad inaugurare la sessione è stata la dottoressa Giulia D’Alessandro, sostituto procuratore presso la locale Procura, che ha introdotto il tema parlando dei ‘’Lavori parlamentari e Genesi della norma’’. Un ampio trattato nel corso del quale ha riportato degli esempi di casi affrontati durante la sua carriera senza nascondere il rammarico per il ritardo con cui nel nostro paese è stato introdotto il reato di stalking. A seguire è stata esposta la relazione del responsabile del Sert, il criminologo Vincenzo Savatteri, che ha approfondito l’argomento parlando dell’ ‘’Antropologia dello stalking e del Profilo dello stalker’’, analizzando le diverse tipologie di personalità pericolose socialmente, oltre che dal punto di vista pratico soprattutto dal punto di vista psicologico, perché capaci di ingenerare nella vittima uno stato di ansia e preoccupazione tali da indurla a cambiare il proprio stile di vita. L’argomento è stato analizzato dal punto di vista medico dallo psichiatra Lorenzo Messina, che ha parlato de ‘’I disturbi della personalità’’, sicuramente campanelli d’allarme cui bisogna prestare la dovuta attenzione per prenderne le distanze e proteggersi. Inserita nell’attualità di questi giorni la relazione dell’avvocato agrigentino Rosalinda Mangiapane, che ha raccontato come sia della scorsa settimana una condanna, senza precedenti, per stalking collettivo, nei confronti di un cittadino accusato di aver arrecato danni agli abitanti di un intero condominio, afflitti dal comportamento ingestibile e reiterato dello stesso condannato. Le ha fatto seguito il professor Vito Di Franco, docente di Diritto di polizia all’Università di Palermo, che si è soffermato su “ l’Ammonimento del Questore”, riferendo della possibilità dell’intervento di tale autorità, che tuttavia non ha valore penale. A concludere la giornata di studi è stata il maresciallo dei carabinieri in servizio presso la stazione di Trapani, Elvidia Sangiorgio, che ha trattato le ‘’tecniche investigative’’, con particolare riguardo al modo di interagire tra forze dell’ordine e vittime dello stalking e sui casi registrati nel territorio, tutti diversificati e non catalogabili in un’unica tipologia, ma contraddistinti dalle remore a denunciare per paura delle conseguenze o per eccessiva speranza nel cambiamento caratteriale dello stalker. Si è trattato della prima iniziativa del Centro Studi, che in questo modo ha voluto presentarsi alla cittadinanza, preannunciando ulteriori appuntamenti con cadenza periodica, con l’obiettivo di avvicinare gli stessi cittadini all’associazione e alle istituzioni.