Quantcast
×
 
 
05/11/2010 05:00:00

Il presidio marsalese di Libera ricorda Vito Pipitone

intende ricordarne il sacrificio con un’iniziativa che si terrà sabato 6 novembre. A partire dalle 16 è infatti prevista una sobria cerimonia, aperta al pubblico, proprio nel luogo in cui fu ucciso Vito Pipitone. L’appuntamento è in via Bue Morto, dove i convenuti raggiungeranno a piedi la stradella privata che fu teatro dell’omicidio. Nell’occasione, alla presenza dei familiari di Pipitone, verrà scoperta una lapide commemorativa realizzata da un artigiano locale, che resterà ivi collocata a futura memoria. Un’iniziativa che intende omaggiare, seppure con sessantatre anni di ritardo, la storia di un marsalese di cui l’intera comunità dovrebbe essere orgogliosa per la lezione di dignità e coraggio di cui è stato interprete. Era infatti l’8 novembre del 1947 quando Vito Pipitone fu ucciso da un colpo di lupara mentre si trovava sulla sua bicicletta, a pochi metri dalla casa materna. Un trattamento analogo a quello che in quegli anni la mafia riservò ad Accursio Miraglia e a Placido Rizzotto, sindacalisti che, come Vito Pipitone, furono in prima fila a fianco dei braccianti nell’occupazione delle terre e per l’attuazione della nuova legislazione in materia di agricoltura, varata dal Ministro Fausto Gullo. Ma soprattutto uomini capaci di sacrificare anche la propria vita per costruire una Sicilia migliore.