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02/11/2010 08:03:30

L'Assessore Armao scrive al Times

spese della Sicilia. L’assessore assicura ”che proprio per non commettere gli errori che altri hanno fatto in passato stiamo rimodulando il Po-Fesr 2007-2013, dove ci sono oltre 170 linee d’intervento che rischierebbero di parcellizzare la spesa”. Ma se per Lombardo ‘’servirebbero risorse almeno dieci volte superiori a quelle che ci hanno assegnato per colmare il gap tra la Sicilia e l’Europa”, il movimento Un’Altra Storia, fondato dall’eurodeputato Rita Borsellino, in un dossier denuncia che la nuova Agenda 2007-2013 sarebbe quasi la fotocopia di quella precedente, ”con contributi a pioggia di dubbia efficacia per autocarrozzerie, tipografie e studi professionali”.

Anche gli imprenditori sono preoccupati. Secondo la Confederazione nazionale degli artigiani (Cna), ”la Sicilia rischia di utilizzare i fondi dell’Ue in mille rivoli senza raggiungere gli obiettivi, com’è successo con Agenda 2000 che ha fallito rispetto alle previsioni di crescita del Pil e dell’occupazione”. In tre anni finora la Sicilia ha impegnato il 16 per cento dei 6,5 miliardi di euro disponibili nell’Agenda 2007-2013 e ne ha spesi appena il 6% (410 milioni). ”Temiamo che la Regione siciliana spenda i fondi comunitari per coprire i buchi nel bilancio – dice Mario Filippello, ex componente del Comitato di sorveglianza di Agenda 2000 – ci fa tornare in mente i problemi avuti con Agenda 2000. Queste risorse vanno spese per agevolare lo sviluppo delle imprese e dell’occupazione, e non per risolvere i problemi dei lavoratori precari, per rifare le facciate agli ospedali o per andare in soccorso degli Ato (ambiti territoriali ottimali) idrici e di quelli dei rifiuti”. L’assessore Armao però assicura che la spesa sarà razionalizzata e di qualità: ”Stiamo rimodulando la programmazione, entro qualche settimana presenteremo il documento all’apposita Commissione Ue”.