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01/11/2010 08:06:50

Il Times giudica la Sicilia: "Un disastro"

 Secondo il quotidiano, tra 2000 e 2007 la Sicilia ha speso 7,4 miliardi di sterline forniti dalla Ue per finanziare un programma chiamato Agenda 2000 per aiutare l’isola a riprendere il passo con il resto dell’Italia e dell’Europa: ”Ma un rapporto sullo stato di attuazione del progetto ha rivelato che quasi nessuno dei suoi obiettivi è stato raggiunto”.

Il Times fa alcuni esempi di fondi Ue non andati a buon fine: 609 milioni di sterline, pari a quasi 700 milioni di euro, spesi per migliorare le risorse idriche, mentre la percentuale delle famiglie con problemi di approvvigionamento dell’acqua è in realtà aumentata. A questo si aggiungono 348 milioni di sterline, pari a quasi 400 milioni di euro, spesi per migliorare la purificazione dell’acqua, mentre la percentuale della popolazione che riceve acqua purificata è aumentata dal 43 a solo il 47 per cento.

Il Times cita anche altri 348 milioni di sterline per attirare il turismo fuori stagione: l’aumento nelle presenze è stato dello 0,2 per cento. Ricordando il recente arresto del sindaco di Capo D’Orlando, nel messinese, Roberto Vincenzo Sindoni, per una truffa da un milione di euro alla Ue, il Times afferma che ”nonostante questo passato catastrofico” la Sicilia si e’ qualificata per ricevere altri 5,7 miliardi di sterline dal programma Agenda 2007 che copre il periodo 2007-2013.

"Non si scandalizzi il Times, ma per colmare il divario infrastrutturale che separa la Sicilia dall'Europa servirebbero risorse almeno dieci volte superiori a quelle che ci hanno assegnato. Con i fondi di agenda 2000, sono stati realizzati investimenti per tentare di colmare l'ormai secolare divario con il resto del Paese". Lo afferma il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, che cosi' commenta l'inchiesta del quotidiano londinese Times sulla spesa comunitaria in Sicilia. "Servono piu' risorse che vanno investite nel segno di rigore, efficienza e legalita'- sottolinea il presidente - e proprio per questo, siamo intervenuti per riformare radicalmente la macchina regionale, tagliando sprechi e riorganizzando l'amministrazione per renderla sempre piu' in grado di qualificare la spesa, anche quella comunitaria".
Ma per il presidente Lombardo, le risorse comunitarie non sono sufficienti a cambiare lo scenario socio economico della Sicilia: "Per rilanciare la Sicilia e la sua economia e' necessaria una fiscalita' che aiuti l'insediamento delle imprese. Per noi, la fiscalita' di vantaggio e' molto piu' importante dei contributi a fondo perduto, che possono aiutare le imprese a nascere, ma non cambiano il contesto complessivo. Con la fiscalita' di vantaggio raggiungeremmo un duplice scopo: attrarre imprenditori nel nostro territorio e arginare il peso della criminalita' organizzata che, come raccontano le cronache, punta ad aggredire la capacita' di spesa dell'amministrazione pubblica e ad infiltrarsi nella gestione degli appalti".