Ionio, a largo di Riposto. I migranti dicono di essere palestinesi. Tra loro a bordo c'erano anche i sette presunti componenti l'equipaggio che sono stati posti in stato di fermo assieme ad altri quattro uomini che potrebbero avere avuto un ru
olo nell'organizzazione del viaggio. Il natante, un peschereccio d'altura egiziano di 30 metri, è in condizioni precarie e quindi è stato trainato verso il porto di Catania a bassa velocità.
Le fiamme gialle riferiscono che il peschereccio è stato bloccato al termine di un impegnativo inseguimento iniziato poco dopo la mezzanotte, "in avverse condizioni meteomarine" e tra i "ripetuti atteggiamenti ostili" dei componenti l'equipaggio egiziano che, pur di sottrarsi alla cattura, hanno persino lanciato oggetti contro le unità navali italiane.
Il reato contestato all'equipaggio e agli organizzatori del viaggio è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli investigatori stanno valutando la posizione di altre persone che erano a bordo del peschereccio che è stato sequestrato su disposizione dei sostituti procuratori Agata Consoli e Vincenzo Serpotta che coordinano le indagini.
I migranti, tutti uomini adulti ad eccezione di alcuni minorenni, hanno ribadito di essere palestinesi.
I migranti non indagati, 121 in tutto, sono stati condotti nel Palannitta, l'impianto sportivo di proprietà del Comune di Catania nel rione Librino.