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17/10/2010 05:15:03

Ecco la Finanziaria regionale. Armao: "E' per il risanamento"

 

 

1.Costituzione fondo per investimenti: viene istituito un fondo pari a 150 milioni di euro, da destinare al rilancio produttivo e lo sviluppo di iniziative industriali nel territorio siciliano. Il fondo e' alimentato dalle risorse discendenti dal processo di dismissione di quote di partecipazioni detenute
dalla Regione in societa' ed Enti non strategici;

 

2.Operazioni finanziarie con BEI per investimenti: operazioni finanziarie con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per la raccolta di fondi da utilizzare per investimenti destinati a incentivare lo sviluppo dei settori ambientali, industriali, tecnologico, infrastrutturale, ricerca, energetici ed per altri settori strategici allo sviluppo economico della Sicilia;

 

3. Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l'efficienza, l'informatizzazione della pubblica amministrazione, l'agevolazione delle iniziative economiche: sono integrate le disposizioni della legge 10 del 1991 sulla trasparenza, la semplificazione, l' efficienza, l'informatizzazione della pubblica amministrazione, l'agevolazione delle iniziative economiche;

 

4. Assegnazioni agli enti locali per il triennio 2011-2013: e' fissata una razionalizzazione dell'ammontare delle risorse destinate agli enti locali attraverso una compartecipazione al gettito Irpef. Il disegno di legge prevede, altresi', in linea con la normativa nazionale una serie di misure volte al contenimento della spesa pubblica locale cosi' da bilanciare gli effetti dei tagli delle risorse;

 

5. Norme per il contenimento della spesa negli Enti locali: e' fatto obbligo agli enti locali di procedere alla dismissione delle partecipazioni in societa', fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati ad eccezione di quelle obbligatorie per legge. Sono stabilite norme, sempre in linea con la normativa nazionale, relativamente al contenimento dei compensi spettanti agli organi delle societa', fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati;

 

6.Indennita' Enti locali: si incide sulle indennita' degli organi degli enti locali. In particolare e' operata una decurtazione del 20% per i componenti delle Giunte ed i Presidenti della Assemblee. Ai componenti delle Assemble e' corrisposta una indennita' pari al 10 % dei rispettivi rappresentanti legali. E' abolito ogni gettone e/o indennita' sino ad ora corrisposto agli organi dei Consorzi e delle Unioni dei Comuni nonche' ai componenti tutti dei Consigli circoscrizionali.

 

7. Disposizioni relative al patto di stabilita' territoriale: sono poste le basi per la regionalizzazione del patto di stabilita'. In particolare, fermo restando il principio di invarianza dei saldi pubblici di finanza la regione Siciliana intende, di concerto con gli Enti locali, programmare la gestione dei saldi di finanza per indirizzare azioni virtuose che riconducano, principalmente, a tre obiettivi specifici.
- interventi per la copertura di processi di stabilizzazione del personale precario
- processi di copertura dei debiti pregressi contratti nei confronti delle autorita' d'ambito per la gestione integrata dei rifiuti
- smaltimento dei residui passivi pregressi in conto capitale. Vengono, altresi' previste forme di premialita' per tutti gli enti che sono disposti a cedere "quote" di saldi di finanza pubblica a favore di quegli enti che registrano peggioramenti
degli stessi.

 

8. Abolizione consigli di circoscrizione: e' disposta l'abrogazione dei Consigli circoscrizionali con decorrenza dalla prima tornata elettorale utile ad eccezione delle citta' metropolitane;

 

9. Abolizione dei permessi ed indennita' a carico delle pubbliche amministrazioni: si incide, principalmente, sulla materia dei permessi degli organi degli enti locali. In generale e' sancito il principio in base al quale i permessi sono autorizzati limitatamente alla effettiva durata delle riunioni.

 

10. Aumento delle entrate attraverso la rivisitazione dei canoni e Concessioni demaniali: sono stabilite norme per il riordino delle coste nonche' per la disciplina dei relativi introiti.

 

11. Razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica regionale: si prevede una riorganizzazione complessiva degli uffici di diretta collaborazione del Presidente della Regione e degli assessori regionali, fissando da un lato il limite del ricorso di personale esterno limitatamente a due unita' e dall'altro limitando sia il numero dei componenti sia il numero delle figure dirigenziali, il tutto in una ottica ed una logica di razionalizzazione e contenimento dei costi.

 

Sono mutuate e quindi recepite nell'ordinamento regionale siciliano le norme introdotte dal D. L. n. 78/2010 ed in particolare le norme relative al contenimento della spesa del personale, le norme relative al blocco dei contratti per il periodo 2010/2013, nonche' la riduzione dei trattamenti economici superiori ad euro 110.000 ed il contenimento della dinamica legata alle risorse destinate al salario accessorio sia del comparto sia della dirigenza.

 

Sono previste misure per il contenimento di spese per organi collegiali ed altri organismi. Tra le altre sono stabilite misure per la riduzione del 50% delle indennita' corrisposte ai dipendenti per la partecipazione agli organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione, arbitrati, organi collegiali comunque denominati.

 

E' prevista la riduzione del 30% delle spese relative a studi ed incarichi di consulenza sostenute dagli istituti, aziende escluse le aziende del settore sanitario, agenzie, consorzi, organismi, societa' a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell'amministrazione regionale o che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa per gli anni 2011-2013 E' stabilito per il triennio 2011/2013 un percorso di contenimento delle spese destinate al parco autoveicoli sia della Amministrazione regionale sia degli istituti, aziende, agenzie, consorzi, organismi, societa' a totale o maggioritaria partecipazione della Regione enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell'amministrazione regionale o che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa, aziende sanitarie provinciali, aziende ospedaliere e aziende ospedaliere universitarie.

 

Si procede alla riforma degli attuali Consorzi Asi attraverso la costituzione di un unico "Istituto regionale per lo sviluppo delle attivita' produttive" procedendo, in tal maniera, ad una razionalizzazione delle intere attivita' al fine di conseguire percorsi virtuosi e recuperi di efficacia-efficienza-economicita'.

 

La regione siciliana prevede di approvare un piano dettagliato di riordino e dismissione degli enti ed organismi regionali a qualsiasi titolo denominati che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della Regione.

 

E' prevista la costituzione di un unico soggetto regionale al quale affidare la gestione dei fondi regionali, in atto amministrati dalla Crias e dal'Ircac.

 

 

La gestione liquidatoria prevista dalla legge regionale 20 gennaio 1999 n. 5 relativa all'Ente siciliano per la Promozione industriale (Espi) ed all'Ente Minerario Siciliano (Ems) deve essere portata a compimento dal liquidatore rispettivamente entro il 31 dicembre 2011 ed entro il 31 dicembre 2012.

 

Sono stabilite le modalita' per il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato alle rispettive autorita' d'ambito utilizzando il personale dell'Eas direttamente impegnato alla data del 1 giugno 2010.

E' prevista l'abrogazione della Aran Sicilia e le relative competenze sono attribuite all'Aran nazionale.

 

E' prevista l'abrogazione della Arsea e le relative competenze sono attribuite all'Agea.Vengono disciplinate le modalita' per la valorizzazione di beni immobili di proprieta' della Regione e degli enti vigilati e finanziati.
Sono introdotte norme volte al contenimento delle spese sostenute, dalla Amministrazione regionale e dagli enti di cui all'art. 1 della legge regionale 10/2000, per la manutenzione degli immobili.

 

Il numero massimo di uffici speciali con non puo' essere superiore a tre.

 

Si tende ad introdurre nell'ordinamento finanziario e contabile della Regione Siciliana, in via sperimentale e per un triennio, la logica e le metodica propria del "budget" attraverso la assegnazione a ciascun centro di responsabilita', di un ammontare complessivo di risorse concernenti spese per consumi intermedi e trasferimenti correnti.

E' previsto il riordino delle societa' partecipate dalla Regione.

In particolare viene stabilito il divieto di costituire, assumere o mantenere partecipazioni in societa' non aventi finalita' istituzionali. Vengono stabilite, altresi', le modalita' per il riordino e dismissione delle partecipazioni.

E' disciplinato il riordino del personale delle societa' partecipate prevedendo il trasferimento del personale da una societa' all'altra e il divieto di procedere a nuove assunzioni.

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"Una finanziaria per il risanamento dei conti della Regione siciliana, che inverte una tendenza pluridecennale all'incremento delle spese e punta al riequilibrio, non più rinviabile, ed agli investimenti selettivi". Lo ha detto l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, al termine dei lavori della giunta di governo. "Si introducono - ha aggiunto - importanti innovazioni organizzative e procedurali: soppressione ed accorpamento di enti, semplificazioni
dell'attività amministrativa, introduzione diffusa del silenzio-assenso, meccanismi di attrazione degli investimenti, riduzione di apparati e strutture burocratiche e costi della politica". Per Armao "La manovra economica statale ed il federalismo fiscale incipiente impongono un deciso risanamento che consenta di guardare al futuro e, soprattutto, alle aspettative delle giovani generazioni. La Regione ha vissuto ben al di sopra delle proprie possibilità, non c'é più tempo da perdere per riacquisire solidità e credibilità finanziaria". "In un momento di grave crisi economica continentale e nazionale occorre puntare agli investimenti e - ha osservato - ciò potremo fare con i quasi 500 milioni previsti in finanziaria, oltre quelli che attendiamo ancora dallo Stato mediante i Fas. La Sicilia deve prepararsi al federalismo - che stiamo ottenendo più equo e solidale - ma potrà pretendere attenzione e rispetto solo se avrà le carte ed i conti in regola".


 


 



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