Il sindacato coglie l'occasione delle recenti critiche al piano siciliano e dell'allarme sui ritardi che sconta la Sicilia , lanciati dall'economista Jeremy Rifkin. "Preoccupazioni- sostiene La Rosa- ampiamente condivise e gia' espresse in piu' sedi dalla Cgil. Il piano del 2009- sottolinea- e' ben lungi dall'essere quello strumento che puo' garantire al nostro territorio quella terza rivoluzione industriale di cui parla Rifkin. E' infatti vecchio perche' elaborato su dati arretrati- specifica- contiene misure errate,ha un'impostazione verticistica, non tutela dalla possibilita' di infiltrazioni mafiose e di inefficacia dei progetti". L'esponente della Cgil dice che "la Regione deve riscrivere il piano guardando agli obiettivi europei per il 2020 e adeguarsi alle linee guida nazionali di recente pubblicazione". "La Sicilia- rileva- deve puntare su un'autoproduzione diffusa e decentrata di energie rinnovabili che coinvolga le famiglie siciliane. Le regole per le autorizzazioni - aggiunge-devono essere semplici e precise e devono tenere in considerazione non solo l'ordine cronologico ma la validita' e l'efficacia dei progetti". Per la Rosa, inoltre, "il nuovo piano deve dare dare il giusto peso alla valutazione di impatto ambientale e deve prevedere norme stringenti per prevenire le infiltrazioni mafiose".