Lo hanno detto gli inquirenti nel corso della conferenza stampa tenuta, ieri nella Procura di Marsala, per illustrare i dettagli dell’operazione sfociata negli arresti domiciliari di tre persone, tra cui anche un poliziotto, che gestivano una casa alloggio per anziani.
“Alcuni ospiti gravemente ammalati e ormai in fin di vita -ha affermato il procuratore Alberto Di Pisa – di notte venivano abbandonati fino al loro decesso”. Uno dei gestori della casa di cura abusiva, ha svelato Di Pisa, avrebbe detto: “Questo, oggi o domani, muore, non curatelo”. Non veniva, quindi, neppure ordinata la somministrazione della soluzione fisiologica ‘perché tanto sta morendo”.
Villa Royal, in contrada Cardilla a Marsala, era ufficialmente una casa di accoglienza per vecchietti. Non aveva nulla a che fare con l'omonima prestigiosa casa di cura che prima era in Contrada Dammusello. Pare che i gestori avessero "rubato" il nome ai vecchi proprietari.
Gli arrestati sono Baldassare Genna, 49 anni, assistente capo di polizia in servizio nel commissariato di Marsala, la moglie Vita Maria Rallo, di 45 anni, e il fratello Giuseppe Genna, di 51, accusati di sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci. Sono stati denunciati anche i figli di Genna, di 22 anni, e di 19, che assieme alla madre sono indagati per esercizio abusivo della professione sanitaria, violazione delle leggi sanitarie e di pubblica sicurezza, somministrazione di medicinali guasti e abusivismo edilizio.
"La casa alloggio - ha detto il procuratore Alberto Di Pisa - era autorizzata soltanto a fornire ospitalità a nove anziani autosufficienti. Ed invece ce n'erano molti di più, non autosufficienti e spesso con problemi di natura psichica, ai quali venivano somministrati farmaci senza la prescrizione medica". Nella villa sarebbero stati ospitati circa 25 anziani, quasi tutti con problemi di salute, che "di notte venivano chiusi nelle loro stanze, che solo la mattina successiva venivano ripulite dagli escrementi". "Una casa lager dove gli anziani in fin di vita venivano abbandonati al loro destino senza ricevere più alcuna cura", dicono gli inquirenti.
"Alcuni ospiti gravemente ammalati e ormai in fin di vita - ha spiegato Di Pisa - di notte venivano abbandonati fino al loro decesso". Uno dei gestori della casa di cura abusiva, ha svelato Di Pisa, avrebbe detto: "Questo, oggi o domani, muore, non curatelo". Non veniva, quindi, neppure ordinata la somministrazione della soluzione fisiologica "perché tanto sta morendo". "E' una pagina veramente triste" ha commentato il colonnello Pietro Calabrese, comandante provinciale della Guardia di finanza. L'indagine proseguirà, ha detto Di Pisa "perché c'é il sospetto che qualcuno informasse preventivamente i titolari dei controlli che dovevano essere effettuati".
Appresa la notizia a Diocesi di Mazara del Vallo desidera esprimere ferma disapprovazione dei brutali e gravi comportamenti che in quel complesso residenziale sono stati compiuti: "Questo triste ed esecrabile caso ci fa riflettere sulla necessità che ci siano più controlli di queste strutture da parte delle autorità competenti e dimostra come la violazione della dignità umana colpisca sempre i soggetti più deboli e fragili, quali sono gli anziani e le persone che hanno problemi di salute mentale. Si invitano tutti coloro che conoscono situazioni simili di offesa ai diritti e al rispetto delle persone, a cominciare dai loro familiari, a denunciare alla magistratura e alle forze dell’ordine quelli che si macchiassero di tali inaccettabili atti di violenza".