Sport club Marsala 1912, la cui squadra di calcio, dal 1998 al 2000, militò nel campionato di C/1 e che, dopo la retrocessione in C/2, fu cancellata dagli albi della Figc per mancanza di sufficienti risorse finanziarie (perdendo, peraltro, in tal modo, i diritti sui cartellini dei propri calciatori, fra i quali il franco-senegalese Patrice Evrà, oggi pilastro del Mancheste United).
Il Tribunale si è dimostrato più severo dello stesso pm Anna Rita Coltellacci, che aveva chiesto la derubricazione del capo d'imputazione in bancarotta semplice e il non doversi procedere" per la prescrizione del reato. E comunque, per alcuni aspetti della vicenda, secondo il pm, "non c'é prova della colpevolezza di Mannone".
Sul piano sportivo, come emerso nel corso del processo, a non fare i passi necessari per l'iscrizione della squadra in C/2 fu il gruppo italo-ungherese che aveva rilevato la società nell'estate del 2000, affidandone la presidenza al romano Giancarlo Benedetti, poi arrestato assieme agli stessi protagonisti della vicenda marsalese (Di Cosimo, Zoltan e altri, mentre Giorgio Chinaglia è latitante), perché nel 2006, secondo la magistratura romana, i dirigenti avrebbero tentato di rilevare la Lazio, riciclando denaro del clan camorristico dei Casalesi.
Leo Mannone ha sempre sostenuto di essere stato vittima di quanto accaduto e che il Marsala non venne iscritto in C/2 per fare posto, in fase di ripescaggio, ad un'altra società. Cosa che poi avvenne puntualmente.