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12/10/2010 09:07:52

"Cosa Nostra resort". Birrittella non parla. Ascoltato il Sindaco di Valderice Iovino, imputato per favoreggiamento

con l’accordo della difesa, un verbale redatto in occasione di un incidente probatorio. Si è passati così all'esame di uno degli imputati del processo, il Sindaco di Valderice Camillo Iovino che ha respinto le accuse contestategli, cioè di aver fatto da intermediario per assicurare all'imprenditore mafioso Tommaso Coppola la fornitura di materiale per alcuni lavori al porto di Castellammare del Golfo.  In particolare, secondo Onofrio Fiordimondo, nipote di Coppola, il Sindaco di Valderice era un tramite per arrivare al senatore Antonio D'Alì.  La circostanza è stata smentita da Iovino, che ha ricostruito altre vicende e altri incontri avvenuti in precedenza, prima dell'arresto di Coppola, quando questi non era neanche indagato: "Nel 2004 l'imprenditore di Valderice Tommaso Coppola  mi chiese, da coordinatore di Forza Italia" di incontrare il senatore Antonio D'Ali'. Voleva sapere quando cominciavano i lavori al porto di Trapani, in vista della Coppa America, ed il numero di telefono del direttore dei lavori della societa' che stava eseguendo le opere''. ''Il senatore o il suo segretario, adesso non ricordo, forni' al Coppola il numero richiesto'', ha detto Iovino, puntualizzando che l'imprenditore ''era intenzionato alla fornitura di pietrame alla ditta che si era aggiudicata l'appalto''. L’imprenditore, finito in manette con l’accusa di associazione mafiosa, dal carcere, avrebbe tentato in ogni modo di salvare le proprie aziende. “Tommaso Coppola lo conosco da moltissimi anni” ha riferito Camillo Iovino. “Mi fu presentato in occasione della mia prima nomina a vice sindaco. Ho sempre intrattenuto con lui rapporti cordiali. Dopo che ho lasciato l’amministrazione speravo di riuscire ad ottenere il suo consenso in vista di una candidatura a sindaco”.  Coppola, ha sottolineato Camillo Iovino, era considerato una persona rispettabile.