reati commessi in materia di spaccio di sostanze stupefacenti e contro la pubblica amministrazione. Al centro delle indagini, eseguite dalla squadra mobile della Questura di Agrigento, ci sarebbe il consorzio idrico Tre sorgenti di Canicattì, dove sarebbero state effettuate intercettazioni audio e video. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip Alberto Davico su richiesta del procuratore capo Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e dei sostituti Giacomo Forte e Andrea Bianchi.
Tra gli arrestati figura anche un professionista molto noto nell’agrigentino, l’avvocato Calogero Mattina, 54 anni, presidente di Tre sorgenti, al quale sono stati concessi i domiciliari. Secondo gli investigatori, gli indagati, alcuni dei quali sono “colletti bianchi”, sarebbero coinvolti in un vasto giro di spaccio di hashish e cocaina in diversi paesi della provincia.