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06/10/2010 04:14:54

Per un pelo non chiude la discarica di Campobello. E' di nuovo emergenza rifiuti nel Belice

07,00 - Nei prossimi giorni gli undici comuni dell'Ambito Tp2 potrebbero rivivere un'altra emergenza rifiuti. Infatti, così come annunciato da Belice ambientea, da oggi la discarica di contrada Campana-Misiddi di Campobello di Mazara (dove conferiscono i rifiuti dei comuni) sarà "off-limits" in quanto martedì è stato l'ultimo giorno di servizio peril  trito vagliatore della «Sam» di Sciacca che consente un'ulteriore differenziazione dei rifiuti e la riduzione volumetrica dell'immondizia. Lo ha comunicato alla società la stessa ditta saccense (alla quale da mesi è affidato il servizio di trito-vagliatura) che, in Differenziata_1.jpgvirtù del credito di 828 mila euro vantato a fronte di un servizio reso, sospenderà l'attività in discarica portando via l'impianto mobile attualmente in attività. Ciò significa che, senza il sistema di trattamento (così come previsto dalla normativa), da oggi  non si potranno più abbancare i rifiuti nella vasca riaperta proprio nemmeno una settimana addietro dopo alcuni giorni di chiusura in autotutela. «Dovremo ricorrere ad altre discariche in Sicilia - ha dichiarato l'amministratore della Belice Ambiente, Nicolò Maria Lisma - ma tutti gli impianti, già la settimana scorsa, ci hanno dato il loro diniego». Lisma, che ribadisce l'eventuale aggravio di costi nel caso di conferimenti lontani dall'Ambito, ha già informato dalla questione il prefetto e il presidente della Regione, anche nella veste commissario straordinario ai rifiuti.
«La chiusura della discarica e la mancata erogazione delle somme da parte della Regione creerà una sicura emergenza igienico-sanitaria che inginocchierà il già martoriato territorio dell'Ato Tp2 -ha sottolineato Lisma- saremo costretti a fermare i mezzi, non avendo la possibilità di dove abbancare i rifiuti solidi urbani».
Lisma ha poi evidenziato la grave crisi economica-finanziaria della Belice Ambiente: «La società è in una gravissima situazione - ha ribadito Lisma - aggravata, altresì, da atti d'ingiunzione e pignoramenti fatti presso i comuni da alcuni fornitori che vantano crediti». Ha aggiunto: «Si sono tenute tante riunioni con i sindaci ed abbiamo inoltrato diverse note di sollecito ai Comuni per il pagamento delle fatture ma è stato versato solo il 25%. I comuni - ha affermato -motivano il ritardo nei pagamenti per le difficoltà a reperire le somme dagli esigui bilanci, anche per il ritardo dei trasferimenti ordinari dalla Regione». La discarica di contrada Campana-Misiddi è aperta grazie al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione che però ha intimato la società di realizzare alcuni lavori per l'ottimale gestione dell'impianto. «Anche per questi lavori - ha concluso Lisma - sono necessari somme, senza le quali non è possibile far nulla».

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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