In particolare denunciavano l’atteggiamento del Sindaco di Marsala che aveva annunciato, come panacea di tutti i mali, la concessione del contributo ordinario di € 51.000,00 e la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da tecnici di Sua fiducia che avrebbero senz’altro trovato la soluzione di tutti i problemi. Invece anche il nuovo consiglio di amministrazione ha gettato la spugna, e in seguito a ciò l’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, ha nominato un Commissario Straordinario, insediatosi il 5 luglio.
A tre mesi dall’insediamento del Commissario Straordinario, la situazione della Casa di Riposo non è assolutamente migliorata, anzi è sicuramente peggiorata in forza della perdita media mensile che supera i 20.000 euro.
I dipendenti continuano a subire forti ritardi nell’erogazione degli stipendi (oltre a quanto dovuto per gli anni 2008 e 2009 devono riscuotere luglio, agosto e settembre 2010), e questa situazione continua a danneggiare pesantemente le rispettive famiglie.
I creditori minacciano costantemente il blocco delle forniture e dei servizi e le cause legali si moltiplicano, con ulteriore aggravio per le asfittiche casse dell’Ente.
I Vigili del Fuoco minacciano l’Ente di chiusura se non verranno effettuati i lavori di adeguamento per il rilascio del Certificato Prevenzione Incendi, la cui proroga è scaduta il 31 Luglio.
I dipendenti scrivono in un comunicato che "nonostante il perdurare del ritardo nell’erogazione degli stipendi, continuano ad assicurare il lavoro di propria competenza, ma declinano ogni responsabilità per quanto accade ed accadrà per l’assenza di un’Amministrazione capace di trovare tempestivamente le soluzioni necessarie. In particolare i dipendenti denunciano all’opinione pubblica le gravissime responsabilità da parte del Sindaco di Marsala, della Regione Siciliana e del Prefetto di Trapani che, ognuno per le proprie competenze, non si attiva efficacemente per risolvere il problema. Le istituzioni prendano finalmente una decisione: O SI RILANCIA LA STRUTTURA CON I FATTI O LA SI CHIUDA"