confermato dunque la validitàdell'aumento della tassa sui rifiuti del 66%. Saranno quindi i cittadini marsalesi a pagare il maxi debito sui rifuti prodotto dall'Amministrazione Comunale dopo l'avvio del servizio di raccolta differenziata affidato alla società Aimeri dall'Ato Tp 1 "Terra dei fenici".
La decisione contraria del CGA avrebbe comportato la paralisi amministrativa del Comune. Il Cga ha comunque confermato la tendenza della giurisprudenza amministrativa ha interpretare come legittimo l'aumento delle tasse comunali stabilito dal Sindaco con ordinanza.
A fare ricorso al Tar era stata l'associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, che in primo grado ha ottenuto la sospensione di tutti i provvedimenti di aumento. Analoghi ricorsi erano stati presentati dal Movimento Difesa del Cittadino, presieduto in provincia di Trapani dall’avv. Giuseppe Gandolfo, e l’ADOC Trapani, presieduto dal dottor Pino Amodeo.
Il Movimento Difesa del Cittadino aveva avviato anche una raccolta firme al fine d’indurre l’amministrazione comunale a confrontarsi pubblicamente, ai sensi dell’art.35, comma 6°, dello Statuto del Comune di Marsala, in ordine al tema dell’ambiente, della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e sull’aumento con determina del Sindaco di Marsala Carini della relativa tassa (tarsu) pari addirittura all’80%.
Il Movimento ultimata la raccolta (ben 1.400 le firme) ha consegnato il faldone nelle mani del segretario generale del comune di Marsala dottor Bernardo Triolo, ma ancora il Consiglio Comunale aperto sull'argomento non è stato convocato.
La spesa per la raccolta dei rifiuti a Marsala è aumentata tantissimo nel 2009. La spesa corrente per quintale di immondizia raccolta a Marsala è aumentata da € 18,72 ad € 25,01 euro. Cioè ogni quintale di immondizia raccolta costa alle casse pubbliche 7 euro in più l’anno. Il dato complessivo è di una spesa media che è stata di € 6.767.000 per i 5 anni di amministrazione Galfano (2001 – 2006) , e di € 10.000.000 nei primi 3 anni di amministrazione Carini.
In particolare la spesa corrente, che nel 2001 era sotto i 5 milioni di euro ha sfiorato con l’amministrazione Carini i 10 milioni di euro, ed è raddoppiata. Vero è che si raccoglie più immondizia, circa il 10% in più, ma ciò non giustifica assolutamente l’aumento dei costi.
Per la raccolta differenziata l’Aimeri Ambiente impiega a Marsala 150 persone. Gli stipendi li paga la società Aimeri, ma il Comune ha assunto un costo di 12 milioni di euro. A questi si aggiungono i costi delle 68 unità che invece hanno rifiutato di passare dal servizio di Nettezza Urbana del Comune all’Ato (2 milioni di euro l’anno) . La quota parte del Comune di Marsala prevede costi dunque di 14 milioni di euro l’anno.
Attualmente pertanto il Comune di Marsala riscuote dalla Tarsu, la tassa sui rifiuti, circa 6 milioni di euro. Quindi si è reso necessario, per coprire i costi, un aumento considerevole dell’imposta.