quintali di stupefacenti e dato esecuzione a 18 misure restrittive tra Palermo, Siracusa, Roma e Mazara del Vallo (Trapani) per i reati di traffico internazionale verso il territorio siciliano e detenzione ai fini di spaccio di cocaina, marijuana e hashish. L'attivita', culminata nell'operazione "Building 8", e' durata oltre 2 anni e mezzo e ha fatto emergere responsabilita' nei traffici di droga da parte di criminali attualmente gia' assicurati alla giustizia, ma anche di insospettabili corrieri o di soggetti con precedenti specifici, due dei quali latitanti al momento del blitz. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche sette pistole giocattolo modificate, 500 cartucce calibro 9 e 357 Magnum e due silenziatori prodotti artigianalmente, nella disponibilita' di soggetti tratti in stato di fermo di polizia giudiziaria a causa della loro pericolosita'. Soprattutto e' stato possibile sgominare il gruppo criminale, avente carattere internazionale, grazie all'arresto di vari malviventi appartenenti anche a Cosa nostra, nonche' sequestrare ingentissimi quantitativi di droga. Tra gli arrestati figura anche il padre di uno dei due giovani arrestati dalla polizia insieme al capomafia Gianni Nicchi, nel covo di via Cluverio. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Palermo Silvana Saguto, su richiesta del procuratore aggiunto Teresa Principato e dei sostituti Gaetano Paci, Roberta Buzzolani e Maurizio Bonaccorso.