Democratico. Angileri è stata eletta questa estate coordinatrice del partito con la maggioranza dei voti del "parlamentino" cittadino del Pd. Elezione che, come è nella storia dell'opposizione a Marsala, non è passata sotto silenzio ma ha portato diversi strascichi polemici. Quel che è più importante sottolineare è che però Angileri, consigliere provinciale, già si è messa al lavoro e ha dato appuntamento per "iscritti, militanti e simpatizzanti". Insomma, già dall'incontro di oggi ci potranno essere spunti utili per capire dove è diretto il Pd di Marsala. E mentre un primo focolaio da sedare riguarda la scelta del nuovo capogruppo (Licari e Gesone vorrebbero "per una questione di equilibrio" che Vinci si dimettesse da capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi), altre polemiche investono alcuni esponenti marsalesi del Pd, in particolare Monica Alagna e Antonella Milazzo. Il tema in discussione è quello che sta lacerando il Pd da quasi un anno, ormai: la partecipazione più o meno diretta al Governo Lombardo, e l'alleanza con l'Mpa, l'Udc e pezzi del Pdl.
Ieri è intervenuta Monica Alagna, per bacchettare il senatore del Pd di Alcamo Nino Papania. "In Sicilia il Pd non può stringere alcun accordo politico con un presidente della Regione che si accinge a confermare in Parlamento la sua fiducia al governo Berlusconi poiché tale scelta confonderebbe sempre di più il nostro elettorato”, ha detto Alagna, componente della direzione regionale del Pd.
“Le posizioni espresse dal senatore Papania, che sembra spingere affinché il partito sostenga la giunta Lombardo comunque ed a qualsiasi condizione, sono inaccettabili – continua l’esponente democratica - A questo punto, come del resto hanno già chiesto gli onorevoli Burtone e Mattarella, è indispensabile ed urgente la convocazione della direzione regionale del partito”.
Ad Alagna ha replicato a stretto giro di posta la collega Antonella Milazzo: "In riferimento alle estemporanee dichiarazioni della Dott. Monica Alagna, espresse, come purtroppo ormai d’abitudine, fuori dalle sedi istituzionali di partito a ciò deputate, preme sottolineare quanto sarebbe opportuno e corretto evitare dannose fughe in avanti, articolando invece le proprie opinioni nei competenti organismi del Partito Democratico, all’interno dei quali, peraltro, la posizione espressa dalla signora Alagna rappresenta, come è noto, una minoranza davvero poco rilevante.”
“Il PD siciliano”, continua Antonella Milazzo, “ha lavorato in questi mesi benissimo, nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani, secondo la linea indicata prima dall’assemblea e poi ribadita dalla direzione regionale del partito. In siffatto modo, ricordo alla Alagna, si è pervenuti in due anni al risultato straordinario della disarticolazione della coalizione di centro destra nella nostra regione.”
E ancora la rappresentante della direzione del PD regionale: “Il PD siciliano, rimanendo sordo a miopi esternazioni, deve continuare il percorso intrapreso con immutato e rinnovato impegno, portando ancora avanti la stagione di riforme e di cambiamento, capace di incidere sui problemi gravi della nostra terra nella società.”
“Davanti ai siciliani che chiedono al nostro partito responsabilità e soluzioni ai gravi problemi che li attanagliano,” conclude Antonella Milazzo, “ occorrono coesione e impegno per affrontare le emergenze della Sicilia. E’ evidente quindi che il dannoso chiacchiericcio dei pochissimi che inseguono forse effimere visibilità personali non può più essere oggi in alcun modo nè compreso né giustificato.”