autostrade, "non solo comporterà gravi disservizi per i cittadini, ma determinerà anche ricadute speculative,
come sempre accade, in vista della chiusura degli impianti". Lo denunciano Adusbef e Federconsumatori, secondo cui è "gravissimo che non si sia riusciti a ricomporre la frattura con i gestori della rete di distribuzione".
Secondo i calcoli delle due associazioni le speculazioni si aggiungerebbero a quelle già denunciate "di 6-7 centesimi al litro". Adusbef e Federconsumatori ribadiscono quindi "l'urgenza che da parte del Governo si dispongano le misure indispensabili definite nel protocollo tra Ministero e filiera petrolifera, con riferimento particolare all'istituzione di una commissione istituzionale di controllo sulla doppia velocità; al blocco settimanale degli aumenti (e, ovviamente, non dei ribassi); alla razionalizzazione e la liberalizzazione della rete di distribuzione, con l'apertura della vendita presso la grande distribuzione. Tutto ciò consentirebbe risparmi di 8-9 centesimi al litro come per le cosiddette pompe bianche".