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07/09/2010 08:00:00

Libera organizza un dibattito sulle stragi del 1992-93, con Gioacchino Genchi e Carlo Ruta

tra la prima e la seconda Repubblica. Le stragi di Capaci e via D’Amelio furono di mafia? E furono realmente tali gli attentati dell’anno successivo agli Uffizi di Firenze, a San Giorgio al Velabro a Roma e al Palazzo Reale di Milano? Le stragi siciliane del 1992 e quelle continentali del 1993 debbono essere considerate parti di un unico percorso strategico? Infine: quali entità possono celarsi dietro quegli attentati? Sono interrogativi che necessitano di una risposta. Dall’associazione Libera, coordinamento di Ragusa, vengono posti quindi al centro di una discussione in tre momenti che si terrà tra l’11 e il 12 settembre a Modica, Rosolini e Scicli, con la partecipazione del vice questore Gioacchino Genchi, consulente informatico in numerose inchieste giudiziarie, e del giornalista Carlo Ruta. Alla manifestazione, patrocinata dai Comuni di Modica e Scicli, collaborano le numerose realtà associative e sindacali della provincia di Ragusa che aderiscono a Libera. La discussione, che prende spunto dal libro “Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato”, di Edoardo Montolli, partirà da Modica, il giorno 11 settembre alle ore 17, presso l’atrio del Palazzo Municipale. Si sposterà alle 21 a Rosolini, nell’Area cultura della festa “Sikula per una notte”, presso la Cava Eremo di Croce Santa. Il 12 settembre riprenderà infine a Scicli, alle ore 20, presso Palazzo Spadaro, in via Francesco M. Penna.