Non ho potuto avere l’auspicato incontro con il Col. Gheddafi, ma ho avviato alcuni contatti per poter realizzare nel prossimo futuro iniziative fruttuose con la Libia.
Le "esternazioni" di Gheddafi e, soprattutto, le sue lezioni sul Corano a centinaia di ragazze italiane, sono state al centro delle polemiche. Qual è il suo parere?
C’è stata troppa enfasi su queste iniziative, abbastanza teatrali. Penso che nella organizzazione di incontri con questi personaggi, pur se si consente a taluni dettagli propagandistici, bisognerebbe mantenerli nel giusto contesto e nelle dovute proporzioni
Le dichiarazioni di fratellanza si sono sprecate nella visita in Italia di Muammar Gheddafi. È sufficiente il Trattato di Amicizia, siglato tra Berlusconi e Gheddafi, per rendere il Mediterraneo un'area di pace, stabilità e benessere?
Le parole, se non sono seguite dai fatti, valgono a poco. Non si può parlare di fratellanza e poi abbandonare al proprio destino migliaia di richiedenti asilo, o rifugiati politici, che magari hanno percorso migliaia di chilometri nel deserto per poter tornare a sperare in condizioni di vita dignitose e rispettose dei diritti umani fondamentali. Dobbiamo tutti impegnarci, ognuno per la propria parte, a coinvolgere l’opinione pubblica perché l’Unione Europea si faccia promotrice di trattative congiunte che affrontino e risolvano il dramma degli immigrati che dalle sponde sud del Mediterraneo attendono una risposta umanitaria dell’Occidente.
Gheddafi ha detto: "A noi 5 miliardi o l'Europa sarà nera". Una 'estorsione' o una seria ipotesi di fare della Libia l’avamposto chiave nel contrasto all’immigrazione clandestina?
La questione umanitaria non è un prodotto monetizzabile. La persona, la sua dignità, i suoi diritti non possono essere oggetto di ricatto, né possono essere garantiti da sentinelle più o meno prezzolate. La vera diga al temuto, ma improbabile, esodo dall’Africa potrà essere soltanto la nostra coscienza civile e, per i cristiani, la fedeltà coerente al Vangelo: quella che farete al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me.
VITTORE SALADINO