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31/08/2010 10:15:06

Sempre più complessa la situazione del gruppo Tirrenia

Siremar. La liquidità della società, che gestisce i collegamenti con la Sicilia, è ormai ridotta al lumicino e si profila a rischio il destino di 150 lavoratori stagionali. Le proiezioni di traffico non sono confortanti neanche per la prossima stagione invernale dopo che la compagnia ha registrato flessioni del 15%, con punte del 50%, durante i mesi estivi. Intanto, la ricerca di una via d'uscita per il salvataggio della flotta di Stato non sembra dietro l'angolo. Oggi, nel capoluogo siciliano, si terrà l'attesa assemblea di Mediterranea holding, la società che è stata protagonista della gara, poi annullata, per l'aggiudicazione di Tirrenia e di Siremar. Salvatore Lauro, armatore di Alilauro e presidente di Mediterranea, di cui detiene il 19,5%, preannuncia l'intenzione di dare corso all'aumento di capitale, da 10 a 25 milioni, a sostegno della rinnovata offerta al commissario straordinario, Giancarlo D'Andrea, per rilevare Tirrenia e Siremar, garantire i livelli occupazionali e il mantenimento dei servizi. Avendo già messo in conto l'atteggiamento freddo, per non dire ostile, di alcuni fra i più rappresentativi componenti della compagine sociale di Mediterranea holding, Lauro si dice intenzionato a procedere comunque all'operazione sul capitale anche senza il concorso degli altri soci. «Se non vorranno sottoscrivere l'aumento – dice il presidente della holding - ci sono fondi di investimento pronti a entrare nella partita».
L'annunciato ricorso a un'iniezione di mezzi freschi non convince la Regione Sicilia, azionista di riferimento di Mediterranea holding in virtù di una partecipazione del 37%, e che, per bocca del presidente Raffaele Lombardo, ha già annunciato l'indisponibilità a sottoscrivere la quota di aumento di competenza dell'ente locale. Analoga posizione preannuncia Alexis Tomasos, armatore di Ttt Lines che, grazie a una quota pari al 30,5%, è il maggior azionista privato della holding costituita per rilevare Tirrenia. «Noi non siamo disposti - sottolinea Tomasos - ad avallare alcuna operazione sul capitale. Ci muoveremo in sintonia con la Regione Sicilia: se loro resteranno con una partecipazione diluita, faremo la stessa cosa. Se la Regione deciderà di uscire dalla holding, noi li seguiremo». Il titolare di Ttt Lines conferma, inoltre, che l'assemblea odierna dovrà anche deliberare in merito al ricorso da presentare contro Fintecna per ottenere un risarcimento per la mancata aggiudicazione della flotta pubblica. Ad annunciare riserve sull'obiettivo di patrimonializzazione di Mediterranea holding è anche Nicola Coccia. «Difficile - osserva l'ex presidente di Confitarma - adottare una strategia quando mancano tutti gli elementi: oggi non sappiamo neanche se il commissario straordinario indirà una nuova gara e se questa riguarderà Tirrenia e Siremar insieme oppure separate».



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