L'incontro di Gesù con la donna di Samaria sarà il simbolico filo conduttore utilizzato per spiegare ciò che la Chiesa mazarese si appresta a realizzare per i prossimi 12 mesi e il quale "esprime bene - viene spiegato - l'esigenza della nostra Chiesa locale di ritrov
are la propria identità, il proprio volto davanti al Risorto, perché davanti a Gesù, al Crocifisso Risorto, non si può eludere l'incontro con la verità». Se al posto di Gesù davanti al pozzo di Sicar, mentre spiega alla donna la strada della vita da seguire vi si pone la Chiesa «non si può fare a meno di notare che essa pure è chiamata a mostrare sempre non un volto preoccupato di sé, distratto, stanco, ma un atteggiamento capace di indicare a chiunque in ogni circostanza la strada della vita. Una strada che è esperienza e servizio di verità per la Chiesa e per il mondo. I cristiani sono chiamati a testimoniare accoglienza, perdono, offerta e condivisione, memoria e dono, comunicazione e missione».