di acquisizione al Demanio Forestale di circa 80 ettari di terreni che la Permatour SpA, legata alla Parmalat, possiede a Marettimo
nell’arcipelago delle Egadi (ma ci sono anche terreni a Levanzo e Favignana). Dopo una mobilitazione popolare che risale al 2006, finalizzata a scongiurare la vendita all’asta dei terreni coinvolti dal crac Parmalat, per paura di eventuali possibili speculazioni, con un appello e una sottoscrizione fu fatto in modo di portare all’attenzione degli organi d’informazione la problematica. Tante furono le firme degli isolani e il sostegno di tanti amici di Marettimo arrivati da più parti: dalla politica alla cultura, allo spettacolo al mondo scientifico. Ne seguì un incontro organizzato negli uffici di Palazzo d’Orleans con il Presidente Totò Cuffaro e arrivò un documento, a firma del compianto Ing. Giuseppe Giunta dell’Ufficio speciale Isole Minori in risposta all’Associazione Culturale “Marettimo” che aveva lanciato l’appello “salviamo Marettimo”, con il seguente testo: “ Con riferimento all’appello di codesta Associazione, si comunica che il Presidente della Regione con nota del 12/09/06 prot. N. 1684/C1, ha manifestato al Dott. Enrico Bondi, Commissario Straordinario della Parmatour spa, la volontà di acquisire al demanio della Regione Sicilia i beni della Società, da egli rappresentata, detenuti nelle isole di Marettimo e Levanzo”.
Oggi ci si chiede come mai 80 ettari di territorio dell’isola di Marettimo, coperti in gran parte da pini d’Aleppo e da macchia mediterranea di un importante valenza naturalistica, ancora non vengono acquisiti dal demanio pubblico. I consiglieri comunali Vaccaro e Maiorana fanno inoltre appello all’Amministrazione Comunale per valutare l’opportunità di valorizzare con fondi comunali una parte di tale proprietà Parmalat relativamente alla pineta prospiciente la zona a nord dell’abitato, vicino l’elisuperfice, in moda da farla diventare un area attrezzate per i bambini finalizzata ad attività ludiche con tematiche ambientali.