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24/08/2010 06:52:29

La Tirrenia in sciopero il 30 e il 31 Agosto

compagnia pubblica in liquidazione. La stima è stata fatta dallo stesso sindacato "con il settore commerciale", come ha spiegato il segretario generale dell'organizzazione Giuseppe Caronia precisando che la protesta contro il processo di privatizzazione della compagnia fermerà venti navi della Tirrenia e otto della controllata Siremar che collega la Sicilia con le isole minori. Sia la Uiltrasporti, sia Fit-Cisl e Filt-Cgil chiedono un incontro urgente a Palazzo Chigi.

"Siamo consapevoli che è uno sciopero fuori dalle regole - afferma Caronia riferendosi al periodo di franchigia estiva che dura sino al 5 settembre - non ci assoggetteremo ad una eventuale precettazione" da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. "Se non avessi dichiarato lo sciopero ci sarebbe stato il rischio di agitazioni spontanee e quindi, paradossalmente, la dichiarazione di sciopero ha un valore regolatorio". Caronia auspica "un atto di responsabilità da parte del governo nei confronti dei lavoratori e di chi deve rientrare dalle vacanze" e ribadisce la necessità di "una convocazione a Palazzo Chigi per mettere nero su bianco le garanzie per i lavoratori".

Allo sciopero (proclamato successivamente anche dall'Orsa e a cui intende aderire anche Federmar Cisal) "non è escluso che aderiscano anche i lavoratori delle altre ex controllate di Tirrenia" aggiunge Caronia riferendosi a Caremar, Saremar e Toremar già cedute alle rispettive regioni di competenza, cioè Campania, Sardegna e Toscana nell'ambito del processo di privatizzazione imposto dall'Unione europea la cui scadenza è il 30 settembre prossimo.

Da parte sua, Matteoli è lapidario: "Il previsto sciopero non ci sarà perché fino al 5 settembre la legge non lo consente". "Comunque - aggiunge il ministro - nel frattempo i sindacati saranno ascoltati".

Intanto i segretari generali di Fit-Cisl Claudio Claudiani e Filt-Cgil Franco Nasso hanno inviato una nota congiunta alla presidenza del Consiglio per chiedere un incontro urgente sulla privatizzazione del Gruppo Tirrenia. Lo rende noto la Fit-Cisl, sottolineando come "i vertici sindacali siano impegnati a trovare una adeguata soluzione alla complessa vicenda Tirrenia" e auspicando che Palazzo Chigi "voglia intervenire già nei prossimi giorni con la consueta attenzione per avviare a positiva conclusione la privatizzazione" del gruppo di navigazione.

"Auspichiamo - sottolineano Claudiani e Nasso - che vi sia a stretto giro una convocazione e si apra così un confronto decisivo per risolvere l'intricata privatizzazione del Gruppo Tirrenia che desta vivissima preoccupazione. La salvaguardia occupazionale, la continuità dei contratti e un futuro solido costituisce un elemento fondamentale per individuare le giuste soluzioni per la privatizzazione, evitando ipotesi pasticciate che finirebbero per danneggiare i lavoratori, la Compagnia e i cittadini che necessitano di una rete di collegamenti marittimi efficienti".