punta di diamante dello schieramento interno ai Democratici disponibile al dialogo con il Movimento per l’au
tonomia, rilancia sul suo blog un ragionamento avviato sul quotidiano di area margheritina “Europa“: sì alla “rottura con il passato”, leggasi gli schieramenti tradizionali, per un nuovo patto di governo in vista della possibilità — non dichiarata apertamente — di elezioni nazionali o regionali.
Per farlo, Lumia chiama a un’”assunzione di responsabilità” su alcuni temi-chiave come “lotta alla mafia, crescita del Mezzogiorno, sviluppo sostenibile e green economy”. Con la Sicilia come laboratorio politico per “una nuova Unità d’Italia”: “In Sicilia — spiega il senatore – abbiamo cominciato a farlo, sfidando la politica sul terreno delle riforme. Ci siamo chiesti: quali sono le riforme di cui la Sicilia ha bisogno per sconfiggere i sistemi di potere burocratico-clientelari e affaristico-mafiosi e avviare un cammino di legalità, sviluppo e bene comune? L’acqua pubblica, la raccolta differenziata, la sanità di qualità, la burocrazia efficace ed efficiente, la scuola a tempo pieno nei quartieri a rischio”. Il ragionamento è lo spunto per individuare i punti programmatici del futuro, con un’analisi che somiglia a una chiamata a raccolta dei fedelissimi per una candidatura: gli elementi chiave sono abolizione delle Province, riforma della pubblica amministrazione regionale, scuola pubblica e “segnare una svolta nel campo della formazione professionale perché da posteggio assistenzialistico si trasformi in volano per le attività produttive e l’occupazione”. Per inseguire il dopo-Berlusconi e intanto tenere l’occhio puntato sul dopo-Lombardo.