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17/08/2010 07:27:31

Notte tranquilla a Lipari. Oggi arriva Bertolaso. Il racconto di Schifani. Trema anche la Sicilia Centrale

dopo la scossa di magnitudo 4.5 registrata alle 14.54 di ieri e la replica, di energia inferiore, delle 21.40 con una magnitudo 2.1. Soltanto il primo evento era stato nettamente avvertito dalla popolazione ieri, creando tanta paura tra turisti e abitanti dell’ arcipelago ma senza procurare danni a cose e persone. In mattinata il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso sarà alle Eolie per un sopralluogo e fare il quadro della situazione. Bertolaso parteciperà a una riunione nel municipio di Lipari e alle 11.30 terrà un incontro pubblico nell’auditorium del Comune. Ai lavori è prevista la presenza del presidente del Senato, Renato Schifani, del ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.

 SCHIFANI. “Ho visto la frana ‘in diretta’: ero in barca con alcuni amici nei pressi della Grotta del Cavallo quando ho visto staccarsi alcuni massi dal costone roccioso che sono precipitati in mare, a venti metri di distanza dalla nostra imbarcazione”. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, racconta quanto è accaduto oggi a Lipari subito dopo la violenta scossa di terremoto che ha provocato frane e smottamenti sull’isola di Lipari.
Schifani, nonostante gli attimi di paura, ha chiesto alla motovedetta che lo scortava di soccorrere i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia, alcuni dei quali sono stati raccolti dalla stessa imbarcazione. Una volta raggiunto il porto dell’isola il presidente del Senato si è recato immediatamente in Municipio dove ha presieduto la riunione dell’unità di crisi convocata dal sindaco, Mariano Bruno.

PALERMO. Il terremoto di magnitudo 4,5 avvenuto alle Eolie è stato avvertito molto chiaramente dalla popolazione lungo la costa della Sicilia da Palermo fino a Catania, come un sisma confrontabile al quarto grado della tradizionale scala Mercalli. Il terremoto è stato cioé percepito da un grande numero di persone, che hanno avvertito tremiti di infissi e vetri e visto oscillare i lampadari. In poco più di quattro ore dalla scossa sono stati circa 640 (al ritmo di 150 l’ora) i questionari inviati alla pagina web “hai sentito il terremoto?”, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le risposte, elaborate in modo automatico, permettono di descrivere in tempo reale gli effetti percepiti di un terremoto e di mettere a punto mappe capaci di descrivere gli effetti del sisma anche dopo appena dieci minuti.

STORACE. ”Sarà durato cinque, sei secondi, ma molto intenso. Un botto e poi la scossa. Il tavolo ha iniziato a ballare. Stavo lavorando al computer, ero su Facebook e a un certo punto ha iniziato a ballare tutto”. Il segretario de La Destra, Francesco Storace, ha vissuto in prima persona il terremoto che ha colpito le Eolie. Storace non si trova su una delle isole, ma è con la famiglia a Capo d’Orlando, in provincia di Messina. Eppure, assicura, la scossa si è sentita distintamente: ”Siamo scesi subito in strada e abbiamo iniziato a telefonare per cercare di capire. Ma all’inizio le comunicazioni con il cellulare erano difficili: abbiamo letto le prime notizie da Internet”. Danni a Capo d’Orlando non se ne sono registrati: ”Solo una gran paura, uno spavento – racconta il leader de La Destra – C’è stata un po’ di paura, anche perchè a me non era mai successo di sentire un terremoto”.

SICILIA CENTRALE. Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 4.30 della notte scorsa nella Sicilia centrale, al confine delle province di Catania ed Enna. L'evento, che non ha procurato danni, non è stato avvertito dalla popolazione anche perché l'ipocentro è stato localizzato dall' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ad una profondità di 31.2 chilometri tra i comuni di Aidone (Enna) e Caltagirone (Catania).

L'ESPERTO. "La prima cosa da dire e' che non si tratta di un evento di origine vulcanica dunque non e' da collegare all'attivita' dello Stromboli. L'area in cui e' stato localizzato il terremoto e' una zona sismica a noi ben nota che attraversa l'asse Vulcano-Lipari". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il direttore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, Domenico Patane', in merito al terremoto di magnitudo 4,5 che ieri si
e' verificato sulle isole Eolie.

 

"Ci troviamo in presenza di una zona sismica - continua - dove eventi del genere rientrano nella norma. Rispetto alle sequenze a nostra disposizione il terremoto e' stato relativamente superficiale e' per questo avvertito in modo netto dalla popolazione". In relazione alla frequenza di questi eventi sismici, Patane' ha spiegato che "in media ogni due anni c'e' un terremoto piu' o meno di questa intensita'. Mentre sono tantissimi quelli non avvertiti dalla popolazione: nell'ordine anche di centinaia l'anno".
E aggiunge "allo stato non ci sono segnali che possano creare preoccupazione. Comunque domani saremmo alle Eolie con telecamere termiche per fare alcuni rilievi, monitorare le fumarole a vulcano e vedere se ci sono variazioni da ritenersi significative". Sottolineando che "non c'e' motivo di allarmarsi", il vulcanologo ha concluso "esiste la possibilita' di repliche. La scossa e' stata isolata. Potrebbe restare tale o generare un nuovo evento di intensita' inferiore".



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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